HOCKEY
Un derby... deludente
Una serata sottotono, un ambiente lontano da quello della vecchia Valascia
Pubblicato il 28.09.2022 08:32
di Giorgio Genetelli
E per far sì che il contrasto strida ancora di più, prima dell’inizio fanno scorrere sullo schermo galattico alcuni filmati (si presume in vhs) di Dale McCourt che fa a fette tutte le difese e soprattutto quella del Lugano. E oltre a stridere in anticipo, porta anche rogna perché il Lugano di adesso strapazzerà l’Ambrì per la centomillesima volta di fila, o quasi, senza nulla di artistico o visionario.
Dunque, Dale McCourt: si piazza in piedi in mezzo alla pista assieme all’imprescindibile Lombardi, guardano la curva che omaggia il 15persempre, ma a me pare tutto un po’ spentino, neanche il tiralabomba elevato a slogan universale. Poi se ne vanno, leggermente anchilosati entrambi e mi dico: ora sotto però.
Invece sotto un bel niente, solo confusione in bemolle biancoblù a fronte di una ritrosia bianconera che se Slettvoll vedesse, aiuto. Della vecchia Valascia quasi niente, ma in compenso, e di vecchio, molte facce note, a farsi spennare alla buvette o a esibire sciarpe fuori corso. Di quando bisognava restare lì inchiodati dalla calca, nessun ricordo: nella nuova pista si può girovagare dentro e fuori, e così faccio perché tanto ho visto che si metterà male e la mia passione è ormai andata.
Mi esalto per una minibagarre dove gira qualche pugno e mi incavolo per Türkhauf che sbeffeggia la curva dopo il gol a porta vuota, pensa che campione, che eroe!
Poi torno a casa tra le luci che si spengono a una a una, ma mi resta almeno una finta di McCourt alla quale aggrapparmi per non naufragare nell’indifferenza. Boh.
(ecodellosport.ch)