HOCKEY
Aveva ragione Cereda a diffidare del Lugano...
Il tecnico biancoblù era stato molto cauto alla vigilia: per i bianconeri un pieno di serenità
Pubblicato il 28.09.2022 14:14
di Marco Maffioletti
Ci aveva visto lungo Luca Cereda (nella foto Putzu). Il tecnico dell’Ambrì alla vigilia del derby aveva dichiarato ai colleghi di diffidare assolutamente di questo Lugano e che in fondo le partite perse erano quasi sempre state di misura. Il 41.enne ha avuto ragione. Nonostante i problemi (o per meglio dire presunti tali) all’interno dello spogliatoio inerenti a una possibile incompatibilità tra il tecnico McSorley e i suoi giocatori, i bianconeri sono tornati a casa con tre meritati punti.
Dopo un avvio in cui sono stati i leventinesi a farsi preferire, sono stati Granlund (in bello spolvero) e soci a prendere il sopravvento. Il grande rimpianto per la squadra di casa è il non aver sfruttato quei 3 powerplay, due già nei primi 14’ di gioco, causati dai sottocenerini in virtù di cambi scorretti. Cifra che fa rabbrividire, certo, ma che non ha avuto conseguenze. Anzì, proprio in boxplay, complice un passaggio avventato di Shore alla cieca, il Lugano ha sbloccato la situazione. Decisiva è stata però più che altro la prima parte del tempo centrale. Dopo aver incassato la seconda rete l’Ambrì ha avuto un paio di ghiotte occasioni, ma Koskinen è stato monumentale, dal possibile 2 a 1 si è passati al 3 a 0. In sostanza la sfida è finita lì. L’Ambrì ha provato perlomeno nell’ultimo periodo a rifare superficie, ma senza riuscirci. L’assenza di Heed si fa sentire, ma d’altronde lo si sapeva già dall’inizio: quando i sopracenerini perdono uno dei 3-4 uomini chiave diventa dura. L’impressione è alcuni stiano sopravvalutando il potenziale di questa squadra e che le aspettative siano troppo alte. Le sconfitte nei derby stanno diventando una costante negli ultimi anni, difficile però dire se sia un problema mentale o un blocco. Forse si sente troppo la sfida e ciò si trasforma in boomerang? Può darsi, dare risposte certe senza essere all’interno dello spogliatoio non è però possibile.
Il Lugano con questa vittoria ha riacquisito un po’ di serenità. Pure in powerplay il disco è circolato a dovere. Tra i singoli oltre a Koskinen, merita una menzione il solito Marco Müller, autore di due assist al bacio.
Adesso bisognerà vedere se i bianconeri riusciranno a confermarsi anche nelle prossime uscite.  
Altri fatti interessanti della giornata di ieri? Il giovane portiere del Rapperswil Robin Meyer ha debuttato con uno shutout. Il tecnico del Kloten Jeff Tomlinson, uscito sconfitto a Friborgo con un perentorio 9 a 1, non ha cambiato l’estremo difensore a partita in corso. Il povero Metsola ha dunque trascorso una serata da incubo. Il coach canadese non è nuovo a queste scelte, già nell’era Rapperswil l’aveva attuata. Gli Aviatori e il Langnau stanno perdendo contatto con il resto del gruppo, se non ci sarà una sterzata non sarà evidente restare incollati. Anche perché l’Ajoie sta continuando a sorprendere. I giurassiani hanno sconfitto il Berna all’overtime, recuperando due reti di ritardo. Spiccano le ben 50 parate di Ciaccio. Last but not least, Devos e Asselin sono in testa alla classifica dei marcatori.  
(ecodellosport.ch)