La Nazionale ha
vinto. Evviva la Nazionale, che in un colpo solo ha conquistato la salvezza e
il posto da testa di serie nel sorteggio per il prossimo europeo. Dopo le belle
vittorie contro Portogallo e Spagna però, il successo contro la Cechia ha
lasciato più di un dubbio. Va bene che la gioia per la vittoria cancella tutto,
ma per dirla tutta l’elemento chiave della partita di San Gallo è anche un pizzico
di buona sorte targata… Murat Yakin. O accessoriamente dei suoi ragazzi, che alla
fine è poi la stessa cosa.
Mettetevi per un attimo nei panni di un tifoso ceco: te la giochi, vieni in Svizzera a menare le danze per tre quarti della partita (perché la verità è questa), prendi tre legni, tra cui un palo sul quale Sommer ha fatto l’equilibrista manco fosse al Circo Knie e non porti a casa un bel niente. Anzi, perdi pure il posto nella massima categoria della Nations League. Cornuto e anche mazziato.
Abbiamo segnato due gol in un minuto (bravi noi), per il resto abbiamo fatto una fatica del diavolo contro un’avversaria onesta ma nulla più. Se non fosse stato per San… Yann tra i nostri pali, avremmo subìto a qualche minuto dalla fine una segnatura su rigore che avrebbe reso la coda della sfida un assalto a Fort Apache.
Mi si obbietterà che siamo comunque tra le migliori d’Europa da molti anni ormai e che anche un po’ di fortuna ci sta. Certo, ma rimangono le difficoltà a fare il gioco quando affrontiamo squadre che sono più o meno al nostro livello. E questo non è di buon auspicio, visto che oltre al favoritissimo Brasile, dovremo sfidare Camerun e Serbia. E allora speriamo che la buona stella ci protegga fino in Qatar. Senza quella, anche contro africani e balcanici, rischiamo di uscire con le ossa rotte.
Mettetevi per un attimo nei panni di un tifoso ceco: te la giochi, vieni in Svizzera a menare le danze per tre quarti della partita (perché la verità è questa), prendi tre legni, tra cui un palo sul quale Sommer ha fatto l’equilibrista manco fosse al Circo Knie e non porti a casa un bel niente. Anzi, perdi pure il posto nella massima categoria della Nations League. Cornuto e anche mazziato.
Abbiamo segnato due gol in un minuto (bravi noi), per il resto abbiamo fatto una fatica del diavolo contro un’avversaria onesta ma nulla più. Se non fosse stato per San… Yann tra i nostri pali, avremmo subìto a qualche minuto dalla fine una segnatura su rigore che avrebbe reso la coda della sfida un assalto a Fort Apache.
Mi si obbietterà che siamo comunque tra le migliori d’Europa da molti anni ormai e che anche un po’ di fortuna ci sta. Certo, ma rimangono le difficoltà a fare il gioco quando affrontiamo squadre che sono più o meno al nostro livello. E questo non è di buon auspicio, visto che oltre al favoritissimo Brasile, dovremo sfidare Camerun e Serbia. E allora speriamo che la buona stella ci protegga fino in Qatar. Senza quella, anche contro africani e balcanici, rischiamo di uscire con le ossa rotte.
(Foto Putzu)