Calcio
Le ambizioni europee del proprietario del Milan
Per i rossoneri i conti sembrano tornare non solo sul campo
Pubblicato il 30.09.2022 08:11
di Angelo Lungo
Per le tre grandi della Serie A è tempo di bilanci... economici. Ne emerge un quadro preoccupante e che manifesta le difficoltà del campionato italiano.
La Juventus ha comunicato una perdita di 250 milioni, che segue a quella di oltre 200 della passata stagione. Si tratta della quinta di fila. I piemontesi sembrano avere smarrito la strada della virtù contabile. Da Ronaldo in poi tutto è precipitato: scelte e investimenti mostrano una
gestione non all'altezza del passato. La proprietà ha bruciato oltre mezzo miliardo in soli tre anni.
L'Inter chiude i suoi conti con un deficit di 140 milioni, quello precedente era stato di oltre 245 milioni. Ma la situazione in casa nerazzurra è oltremodo incerta. I cinesi non intendono rilanciare, anzi devono limitare le spese. Pesa, poi, un enorme debito, una parte ha una scadenza imminente. Il club è in vendita, ma per il momento non ci sono offerte. Un equilibrio precario, regna una totale incertezza.
Sembra sorridere il Milan. I rossoneri hanno evidenziato un rosso per 66 milioni di euro, ridotto di 30 milioni rispetto all'anno trascorso. La gestione Maldini pare funzionare alla grande. E lo confermano i risultati anche del campo: squadra giovane e vincente.
Gerry Cardinale ha le idee chiare ed è ambizioso, intende risvegliare “il gigante addormentato”. Ha dichiarato che le potenzialità per riportare in alto pure in Europa ci sono tutte. Spiega: “Il Milan è una delle cose più emozionanti che abbiamo fatto. RedBird è andato a scuola per cinque anni in Europa, il Milan è un acquisto lungimirante”.
Ha proseguito dichiarando: “Non guardo una squadra senza considerare l'ecosistema in cui si trova. E vedo un valore enorme incorporato e una traiettoria di crescita sia per il Milan che per la Serie A”.
L'obiettivo è ridurre la differenza con la Premier e la Liga. I successi dei suoi giocatori dovrebbero avere un effetto traino su tutto il movimento. Fare bene nelle competizioni internazionali contribusice a un ritorno economico sicuro.
Il resto seguirà e si vedrà. Nella vicina penisola la parola cambiamento va di moda: in guisa formale, attrae e rimane, spesso, un'illusione consolatoria.