Passano 24 ore e il Lugano non sembra più lo stesso.
Determinato in difesa, rognoso quando c’è da combattere, concentrato su tutti i dischi. E soprattutto con un autentico mostro in porta.
McSorley si sarà pentito amaramente per l’esperimento della sera prima contro il Kloten, quando aveva lasciato Koskinen in tribuna per far spazio a Schlegel.
Ora sarà chiaro anche al tecnico canadese che in questo momento, con una squadra ancora fragile, c’è bisogno di certezze. E se hai il portiere più in forma del campionato, lo fai giocare.
Anche due volte in 24 ore.
Insomma, il Lugano resta sull’ottovolante: dopo la convincente vittoria nel derby e la triste prestazione di ieri sera, i bianconeri sono apparsi trasformati.
Giocare lontano dalla Corner Arena sembra giovare: forse per una questione prettamente tattica. Gli avversari sono più offensivi e il gioco fatto di ripartenze sembra pagare.
Il prosieguo di questo campionato, ancora difficile da leggere, ci dirà quale potrà essere il ruolo dei bianconeri. Intanto McSorley, dopo l’enorme delusione di ieri, può tirare un sospiro di sollievo.
L’Ambrì, dopo due sconfitte torna alla vittoria. Bella partita alla Gottardo Arena, contro un Rapperswil che ha dimostrato perché si trova in alto in classifica.
I biancoblù però sono sempre riusciti a restare in partita e sono andati vicini alla vittoria entro i sessanta minuti.
Giusto, dopotutto, che la partita sia finita ai supplementari.
Il coach dei sangallesi Hedlund ha fatto una cosa che si vede raramente: in tre contro tre, ha tolto il suo portiere per giocare un supplementare in superiorità numerica.
Una mossa coraggiosa ma a conti fatti azzardata. L’Ambrì ne ha approfittato con Bürgler.
Forse stasera il coach svedese dormirà con qualche rimpianto.
Domenica sera l’Ambrì torna in pista contro lo Zugo, reduce dall’agevole successo di Kloten.
Un altro esame di maturità per una squadra che sembra però aver già trovato un’idea di gioco.
Determinato in difesa, rognoso quando c’è da combattere, concentrato su tutti i dischi. E soprattutto con un autentico mostro in porta.
McSorley si sarà pentito amaramente per l’esperimento della sera prima contro il Kloten, quando aveva lasciato Koskinen in tribuna per far spazio a Schlegel.
Ora sarà chiaro anche al tecnico canadese che in questo momento, con una squadra ancora fragile, c’è bisogno di certezze. E se hai il portiere più in forma del campionato, lo fai giocare.
Anche due volte in 24 ore.
Insomma, il Lugano resta sull’ottovolante: dopo la convincente vittoria nel derby e la triste prestazione di ieri sera, i bianconeri sono apparsi trasformati.
Giocare lontano dalla Corner Arena sembra giovare: forse per una questione prettamente tattica. Gli avversari sono più offensivi e il gioco fatto di ripartenze sembra pagare.
Il prosieguo di questo campionato, ancora difficile da leggere, ci dirà quale potrà essere il ruolo dei bianconeri. Intanto McSorley, dopo l’enorme delusione di ieri, può tirare un sospiro di sollievo.
L’Ambrì, dopo due sconfitte torna alla vittoria. Bella partita alla Gottardo Arena, contro un Rapperswil che ha dimostrato perché si trova in alto in classifica.
I biancoblù però sono sempre riusciti a restare in partita e sono andati vicini alla vittoria entro i sessanta minuti.
Giusto, dopotutto, che la partita sia finita ai supplementari.
Il coach dei sangallesi Hedlund ha fatto una cosa che si vede raramente: in tre contro tre, ha tolto il suo portiere per giocare un supplementare in superiorità numerica.
Una mossa coraggiosa ma a conti fatti azzardata. L’Ambrì ne ha approfittato con Bürgler.
Forse stasera il coach svedese dormirà con qualche rimpianto.
Domenica sera l’Ambrì torna in pista contro lo Zugo, reduce dall’agevole successo di Kloten.
Un altro esame di maturità per una squadra che sembra però aver già trovato un’idea di gioco.
(Fonte: ecodellosport.ch)