CALCIO
La pennichella di Canepa
Il presidente dello Zurigo non sa più cosa fare: la sua squadra non ha ancora vinto
Pubblicato il 02.10.2022 08:01
di Giorgio Genetelli
Lo sconforto è tale, così rasente alla noia e parente pure della delusione, che Canepa si affloscia nel sedile anatomico della panchina. Canepa fa Ancillo di nome ed è il presidente dello Zurigo, che ieri sera aveva proprio bisogno della grinta del capo per tornare alla vittoria. Infatti ha pareggiato nel derby col GC e resta al penultimo posto in classifica con il titolo di campione svizzero tatuato sulle palle che continuano a girare.
Non è nuovo, Canepa, ad apparizioni nei pressi della panchina, ogni tanto si manifesta come la Madonna per trasmettere le sue capacità taumaturgiche, si pensa. Del resto, in un club mica si ha bisogno della separazione dei poteri come in una mediocre democrazia. No, il padrone sono io e somiglio a dio, i denari sono miei e comando sugli dèi, ecco. Anche perché, dopo aver silurato il precedente allenatore, si sentiva di curare il nuovo Colatrella, sprovvisto di patentino e imberbe.
Come dicevasi, la cosa ha funzionato così cosà e alla fine la voglia di pennichella con la faccia offesa ha preso il sopravvento e i miracoli sono rimasti nel mondo dei sogni. Se domani il Winterthur vince a Sion (altro posto dove appaiono figure a ridosso della panchina), lo Zurigo è ultimo e sono già segnalate processioni a Lourdes di Canepa e il suo cane, un posto miracoloso dove lavora la principale e lì tocca stare tranquilli sui banconi e non sull’altare. Ma con una piccola offerta, tipo una pipa della sua collezione, una messa val bene una vittorietta, forse.