CALCIO
Mondiali 2030 in Ucraina: una buona idea?
Si parla di una candidatura con Spagna e Portogallo: forse domani ne sapremo di più
Pubblicato il 04.10.2022 17:49
di Giorgio Keller
Ogni tanto anche nel calcio ne salta fuori una bella, ma questa sembra avere buone basi. Si parla molto di Ucraina dall’inizio del 2022: da novembre (il 20)  si parlerà molto di Campionato Mondiale di calcio. Ed ecco che è di oggi un accostamento tra le due cose.
Secondo un articolo odierno del quotidiano britannico "Times", l'Ucraina vuole candidarsi a ospitare i Mondiali di calcio del 2030. Avete letto bene.
L'Ucraina vorrebbe far parte della candidatura congiunta di Spagna e Portogallo per ospitare l'evento tra otto anni. E il Presidente ucraino Volodymyr Selenskyj avrebbe approfondito l’opportunità e, colta la palla, cioè il pallone al balzo, ha subito dato la sua adesione.
La nuova partnership verrebbe annunciata ufficialmente dai dirigenti calcistici di Spagna e Portogallo nel corso di una conferenza stampa che si terrà mercoledì, cioè domani, presso la sede della federcalcio europea UEFA: il calcio che ridà pace e speranza.
Sebbene siano necessarie garanzie di sicurezza, si considera che l'invasione russa debba terminare entro il 2030 quando la ricostruzione del Paese sarà in pieno svolgimento.
La partecipazione dell'Ucraina è considerata altresì di grande potenziale all’interno delle 211 federazioni nazionali dell’organizzazione mondiale, la FIFA, la quale poi deciderà in maniera finale sull’assegnamento del Mondiali del ’30. Quest’anno il torneo si svolge in Qatar sotto la cupola della federazione asiatica e il prossimo (2026, Stati Uniti, Canadà e Messico) sotto quella centroamericana.
Per fare una parentesi, bisogna dire che il Qatar ha “mangiato” la candidatura all’Australia che per una rotazione doveva giocarsela con l’America centrale in vista del 2022. Dal momento in cui l’Australia fa parte delle federcalcio asiatica (“Australasia”), per qualche tempo il pallone non sarà più giocato sul terreno dei canguri.
Ucraina con Spagna e Portogallo, allora perché? Ufficialmente per contrastare gli sforzi dell'Arabia Saudita di presentare una candidatura congiunta con Egitto e Grecia. Domanda: Mondiale su due continenti? Risposta: mah… anche se sulle piattaforme dalle alte sfere del calcio mondiale nulla è impossibile da realizzare, considerate le condizioni nelle quali sono stati assegnati i Mondiali del 2018 (Russia) e 2022 (Qatar).
Poi, se volete, ci sarebbe il discorso che l’Ucraina e la penisola iberica siano molto distanti in fatto di chilometri. Allora pensiamo all’edizione 2002 in Giappone e in Corea, oppure a quello in Russia fino all’Europeo multinazionale e multichilometrico del 2021, dove la nazionale elvetica passò più ore in aereo che non sul campo di gioco. Argomenti, se del caso, di poco conto.
Gli europei dell’UEFA vogliono che la Coppa del Mondo 2030 si svolga esclusivamente in Europa. Secondo la rotazione ci sta. Ma c’è un altro aspetto da non sottovalutare in quest’idea “sportiva” che ha anche del furbesco. Se si candidasse un’Ucraina, all’interno dell’UEFA difficilmente lo potrebbe fare una (oggi comunque boicottata) Russia - che l’ebbe nel 2018, pur sempre -, anche se Putin & Co si mettesse in combutta con un Kasakistan o, ancor meglio, della Bielorussia…
Se è vero che domani ci saranno novità a Nyon, prima città romana in Svizzera e che si trova nella Svizzera francofona, concludiamo: affaire à suivre.
 
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