Ogni tanto anche nel calcio
ne salta fuori una bella, ma questa sembra avere buone basi. Si parla molto di
Ucraina dall’inizio del 2022: da novembre (il 20) si parlerà molto di
Campionato Mondiale di calcio. Ed ecco che è di oggi
un accostamento tra le due cose.
Secondo un articolo odierno
del quotidiano britannico "Times", l'Ucraina vuole candidarsi a
ospitare i Mondiali di calcio del 2030. Avete letto bene.
L'Ucraina vorrebbe far parte
della candidatura congiunta di Spagna e Portogallo per ospitare l'evento tra
otto anni. E il Presidente ucraino Volodymyr Selenskyj avrebbe approfondito
l’opportunità e, colta la palla, cioè il pallone al balzo, ha subito dato la
sua adesione.
La nuova partnership verrebbe
annunciata ufficialmente dai dirigenti calcistici di Spagna e Portogallo nel
corso di una conferenza stampa che si terrà mercoledì, cioè domani, presso la
sede della federcalcio europea UEFA: il calcio che ridà pace e speranza.
Sebbene siano necessarie
garanzie di sicurezza, si considera che l'invasione russa debba terminare entro
il 2030 quando la ricostruzione del Paese sarà in pieno svolgimento.
La partecipazione
dell'Ucraina è considerata altresì di grande potenziale all’interno delle 211
federazioni nazionali dell’organizzazione mondiale, la FIFA, la quale poi
deciderà in maniera finale sull’assegnamento del Mondiali del ’30. Quest’anno
il torneo si svolge in Qatar sotto la cupola della federazione asiatica e il
prossimo (2026, Stati Uniti, Canadà e Messico) sotto quella centroamericana.
Per fare una parentesi,
bisogna dire che il Qatar ha “mangiato” la candidatura all’Australia che per
una rotazione doveva giocarsela con l’America centrale in vista del 2022. Dal
momento in cui l’Australia fa parte delle federcalcio asiatica (“Australasia”),
per qualche tempo il pallone non sarà più giocato sul terreno dei canguri.
Ucraina con Spagna e
Portogallo, allora perché? Ufficialmente per contrastare gli sforzi dell'Arabia
Saudita di presentare una candidatura congiunta con Egitto e Grecia. Domanda:
Mondiale su due continenti? Risposta: mah… anche se sulle piattaforme dalle
alte sfere del calcio mondiale nulla è impossibile da realizzare, considerate
le condizioni nelle quali sono stati assegnati i Mondiali del 2018 (Russia) e
2022 (Qatar).
Poi, se volete, ci sarebbe il
discorso che l’Ucraina e la penisola iberica siano molto distanti in fatto di chilometri.
Allora pensiamo all’edizione 2002 in Giappone e in Corea, oppure a quello in
Russia fino all’Europeo multinazionale e multichilometrico del 2021,
dove la nazionale elvetica passò più ore in aereo che non sul campo di gioco. Argomenti,
se del caso, di poco conto.
Gli europei dell’UEFA vogliono
che la Coppa del Mondo 2030 si svolga esclusivamente in Europa. Secondo la
rotazione ci sta. Ma c’è un altro aspetto da non sottovalutare in quest’idea
“sportiva” che ha anche del furbesco. Se si candidasse un’Ucraina, all’interno
dell’UEFA difficilmente lo potrebbe fare una (oggi comunque boicottata) Russia
- che l’ebbe nel 2018, pur sempre -, anche se Putin & Co si mettesse in
combutta con un Kasakistan o, ancor meglio, della Bielorussia…
Se è vero che domani ci saranno novità a Nyon, prima città romana in Svizzera e che si trova nella Svizzera
francofona, concludiamo: affaire à suivre.
-.-