HOCKEY
Rockets a zero punti: cosa sta succedendo?
Il presidente Mottis analizza il difficile e inatteso inizio di campionato della sua squadra
Pubblicato il 06.10.2022 09:29
di L.S.
Non se lo aspettava nessuno, tantomeno il presidente Davide Mottis.
Otto partite, zero punti e ultimo posto in classifica. Per i Ticino Rockets è stato un inizio di campionato da incubo.
Presidente, sorpreso da questo inizio di stagione?
“Sì, ammetto che non mi aspettavo un inizio così difficile. Anzi, mi aspettavo l’opposto. Siamo convinti di aver consolidato il roster dei “vecchi” Rockets e di aver aggiunto dei buoni giocatori da parte delle nostre squadre partner. Siamo ancora convinti di poter arrivare sopra il decimo posto”.
Quali spiegazioni vi siete dati?
“I tecnici mi dicono che la squadra non riesce ancora ad avere la giusta solidità mentale. Prendiamo un gol e poi facciamo fatica a reagire. Ricordiamoci che abbiamo sedici ragazzi sotto i 22 anni e che nonostante il talento e la maggior qualità rispetto al passato, la rosa è ancora abbastanza immatura”.
Allo staff (Landry e Mc Namara) cosa si sente di dire?
“Abbiamo piena fiducia in loro, siamo contenti del lavoro che stanno facendo. Non si può mettere in discussione la figura di questi due allenatori, che sono degli autentici formatori. Nessun dubbio su di loro, diamogli un po’ di tempo.”
Cosa si può fare a questo punto?
“Avere pazienza, crescere come gruppo e noi metteremo a disposizione della squadra una mental coach. Facciamo di tutto per permettere a questi ragazzi di migliorare sotto qualsiasi punto di vista”.
Si parla anche di convivenza difficile tra le diverse anime dei Rockets: ricordiamo la partnership con Ambrì, Lugano e Davos.
“All’inizio c’è stata qualche difficoltà, non lo nascondo. Quest’anno, paradossalmente, il problema è che abbiamo tanti giocatori. Quasi troppi. Da accordi l’Ambrì ne porta sei, il Lugano e il Davos quattro. Gestire tutti questi, unitamente a quelli dei Rockets, non è certo facile. Recentemente i direttori sportivi delle tre squadre, Duca, Domenichelli e Alston si sono ritrovati per discutere della situazione: sono tutti d’accordo nel dire che alla fine deve giocare chi merita. Perciò lo staff deve avere la libertà assoluta di scegliere chi mandare in pista”.
Non è la prima volta che il Rockets partono male o hanno questo tipo di difficoltà, vero?
“È proprio così. L’altro giorno ho apprezzato un messaggio di Cereda, che mi ha ricordato che anche lui, quando era alla guida dei Rockets, aveva perso una quindicina di partite, ma poi la squadra aveva iniziato a giocare bene a vincere. Mi ha incitato a non mollare e noi non molleremo”.
(Foto Zocchetti)
(Fonte ecodellosport.ch)