CALCIO: SUPER LEAGUE
Per fortuna del Lugano c’è un solo Young Boys in Svizzera
Con le altre tutto dovrebbe essere più equilibrato, a partire dal Servette
Pubblicato il 15.02.2021 11:01
di Silvano Pulga
Abbiamo già scritto, poche settimane fa, dello strapotere dello Young Boys, perlomeno in ambito elvetico. Ma la prova di ieri a Cornaredo è stata, se possibile, ancora più convincente di quella del mese scorso: l’undici di Jacobacci, che aveva disputato, in quell’occasione, un buon primo tempo di contenimento, questa volta ha chiuso i primi 45’ sotto di tre gol. E se è vero che il rigore concesso ai bernesi è apparso tutto sommato generoso, anche se non da scandalo, la differenza tra le due squadre è apparsa evidente. Per fortuna c’è un solo Young Boys in Svizzera, e con le altre tutto dovrebbe essere più equilibrato, a partire dal Servette, atteso in Ticino mercoledì sera, per il recupero della 16/a giornata.
Potevano i bianconeri limitare i danni? In sala stampa, il tecnico del Lugano ha sottolineato di aver cercato delle diverse soluzioni tattiche, provando a infoltire il centrocampo per mandare in inferiorità numerica i bernesi in quella zona di campo, provando a sorprenderli, considerato che Seoane si aspettava l’abituale gioco sulle fasce (dove, infatti, i campioni svizzeri andavano sistematicamente a raddoppiare sugli esterni bianconeri in fase di possesso palla). Secondo Jacobacci, è mancata la qualità, che ha impedito ai suoi di impostare ripartenze efficaci. Forse, e diciamo forse, la scelta di Macek in attacco (che, nelle intenzioni dell’allenatore, avrebbe dovuto agire più arretrato) non si è rivelata fortunata, visto che al giocatore, grazie a un liscio di Ziegler nel primo tempo, è capitata una palla gola che avrebbe potuto riaprire (perlomeno a livello di punteggio) l’incontro, e sul quale il biondo centrocampista ceco non ha avuto il giusto riflesso (che, diciamolo, non gli appartiene come gesto tecnico). Forse Gerndt avrebbe potuto essere più efficace: ma, certamente, non nella sua versione vista in queste ultime settimane, nonostante il gol realizzato ieri.
Qualità, quindi, la parola chiave. Si tratta ora di capire se quella della rosa del Lugano sia superiore o, perlomeno, pari a quella delle rivali più accreditate: col Basilea sinora i ticinesi hanno fatto bene, per esempio, e lo stesso con il San Gallo. Attenzione però allo Zurigo che, con Massimo Rizzo in panchina, nonostante qualche inciampo imprevisto (il Vaduz), sembra aver trovato un’ottimo equilibrio tra i reparti. Con la vittoria di ieri nel confronto diretto con i renani, gli zurighesi si candidano infatti come pretendente a uno dei due posti che valgono l’Europa.