Alla fine il Lugano ha preso la decisione più difficile poche ore prima dell’importante partita contro il Davos.
Il progetto McSorley è miseramente fallito, inutile girarci attorno e da onesto professionista Hnat Domenichelli se ne è assunto la piena responsabilità.
Eh sì, perché la scelta del canadese era stata (anche) sua. Un clamoroso errore di valutazione. Ci avevano creduto tantissimo nel progetto McSorley, ma dopo solo una stagione e qualche scampolo, è già il momento di voltare pagina. Era difficile pensare che potesse capitare così presto.
Il suo successore, giusto dirlo, è quanto meno sorprendente. Si tratta del 29.enne ticinese Luca Gianinazzi, cresciuto nel settore giovanile dell’HCL e attualmente tecnico dell’Under 20. Per qualcuno un predestinato, ma altri gettato forse un po’ presto nella mischia.
Una scelta decisamente inconsueta: se anche azzardata lo capiremo presto. I dirigenti del Lugano ci credono, vogliono giocarsi questa carta.
Marco Werder, sempre nella conferenza stampa di questa sera, ha sottolineato come già in passato il Lugano avesse scelto Patrick Fischer e forgiato l’attuale allenatore del Davos Christian Wohlwend. Perché dunque non puntare su Gianinazzi? Già, perché no?
Bocche cucite sullo staff che affiancherà il nuovo coach: toccherà a lui scegliersi gli assistenti.
Ho sempre creduto che Zanatta potesse essere l’uomo giusto: vedremo…
Intanto da stasera cominceremo a lanciare uno sguardo curioso alla transenna e ad abituarci ad analizzare i movimenti e la guida del giovane Gianinazzi.
A proposito di sguardi: uno lo abbiamo lanciato verso la curva per capire quale sarebbe stata la reazione della parte più calda del tifo bianconero.
Ecco, lo striscione che vedete parla chiaro. È un'accusa nemmeno troppo velata ai giocatori.
McSorley avrà le sue colpe, ma anche chi è andato sul ghiaccio in queste due stagioni, non è certo da assolvere. Come dargli torto?
A Luca possiamo soltanto augurare un grande in bocca al lupo. Ai tifosi, ancora tanta pazienza.