HOCKEY
"È l'occasione che ho sempre sognato"
Le prima parole di Gianinazzi, nuovo Head Coach dell'HC Lugano
Pubblicato il 09.10.2022 09:05
di Doriano Baserga
Che Luca Gianinazzi fosse predestinato alla panchina del Lugano lo si sapeva già da tempo. In realtà il piano era quello di far crescere il tecnico del settore giovanile ancora per qualche tempo. Gli eventi hanno anticipato il suo debutto al termine di una calda giornata autunnale che il nuovo allenatore del Lugano ha vissuto in modo decisamente anomalo e che ci racconta:
"Sabato mattina alle 8 e 45 ero già in pista con i bambini, alcuni piangevano altri avevano voglia di giocare. Durante il pomeriggio sono stato contattato dalla dirigenza che mi ha comunicato di avermi scelto quale nuovo responsabile della prima squadra. Alle 19.45 ero sulla panchina che sognavo sin da ragazzino. Non ho avuto molto tempo di pensare a ciò che mi stava accadendo: dovevo decidere chi mettere in pista contro il Davos“.
Effettivamente hai modificato le linee rispetto a McSorley e dato fiducia incondizionata a Zanetti e Cortiana. Addirittura Zanetti ha trovato il suo primo gol in carriera: “Mi sono fidato del mio istinto, ho deciso di... pancia ho scelto quelli che ritengo possano dare il meglio. I due giovani hanno fatto bene ma dovranno guadagnarsi ogni giorno il loro posto in squadra, come del resto anche gli altri. Mi complimento con Zanetti per la sua prima rete tra i professionisti e con Cortiana come ha giocato da centro nella quarta linea. Non era facile, ve lo assicuro.”
Un Gianinazzi che sembra già sapere il fatto suo:
“Da lunedì si inizia veramente. Ho già in mente un programma di gioco che dovrà essere attuato. Devo ancora focalizzare il tutto ma so cosa voglio dalla squadra. Occorre del tempo però per far sì che i giocatori cambino certi schemi e contro il Davos ho già visto dove si può intervenire a colmare alcune pecche.”
La motivazione è ovviamente alle stelle: "Sin da quando ho iniziato ad allenare nelle giovanili ho sempre sognato di arrivare un giorno su una panchina della massima serie, in particolar modo il mio Lugano. Figuriamoci se non sono motivato. Direi che adesso ho una grande possibilità che voglio sfruttare. Farò di tutto per ricambiare la fiducia della società.”
Arcobello sarà ancora al centro del progetto? Il canadese di era lamentato che McSorley non lasciava ai giocatori lo spazio per la creatività.
“Arcobello è al centro del progetto al cento per cento. La mia filosofia è quella di sfruttare anche la creatività dei giocatori dentro uno schema che dovrà dare un gioco solido e creare emozioni.”
Dopo la sconfitta contro il Davos, Gianinazzi ha già riconosciuto qualche falla da sistemare:
"Ovviamente ci sono diverse cose da migliorare: abbiamo giocato abbastanza bene per due tempi per poi calare nel terzo. Li abbiamo messi sotto pressione ma ci sono mancate delle basi che nell’hockey sono determinati.  Voglio creare la competizione tra i giocatori e dargli anche il piacere di divertirsi mentre giocano. Ritengo questo mix molto importante".
Lo staff tecnico, coloro che lo affiancheranno in questa affascinante avventura, resta ancora un'incognita: "Lasciatemi il tempo di pensarci e poi lo saprete".
Dopo l'Ambrì e il Lugano Calcio, anche alla Corner Arena si punta su un giovane ticinese. Similitudini? Vedremo. Intanto... in bocca al lupo Luca!