CALCIO
"Che debutto, che emozioni..."
Il Paradiso di Sannino recupera due gol a Gossau e vince 3 a 2 nel finale
Pubblicato il 09.10.2022 08:48
di Enrico Lafranchi
Paradiso travolgente in quel di Gossau. In svantaggio di due reti sino a una decina di minuti dalla fine i biancoverdi hanno realizzato nel finale di partita un vero e proprio exploit andando a segno con Giovanni Italo, Simone Piazza e, nei minuti di recupero, con Patrick Rossini, non nuovo a simili prodezze (di recente suo il gol partita in zona Cesarini contro il Winterthur II).
Tre lampi in dieci di minuti che hanno mandato in solluchero Caggiano: “Accidenti che partita, un finale rocambolesco che mi sono goduto minuto per minuto: un cocktail di emozioni e brividi!”.
Sull’esordio in panchina di Giuseppe Sannino: “Non avevo dubbi che Beppe sarebbe stato perfetto. Io ci ho però visto ancora la mano di Rosamilia…”.
Vincendo a Gossau il Paradiso continua a stare a ruota del Lugano di Moresi e Rota che ha disposto facilmente del modesto Weesen (3-0). Ancora Caggiano: “Il nostro obiettivo oltre alle finali è il… derby, i bianconeri al Pian Scairolo troveranno pane per i loro denti! (si gioca il 12 novembre, ndr)”. Grande soddisfazione anche per Sannino al suo primo impatto con il nostro calcio, seppure in una categoria che non è la serie A in cui ha masticato calcio per anni: “Per me una serie A, B, C o la Prima Lega è uguale”.
Sannino, questa sua ‘prima’ svizzera è andata come pensava?
“Un esordio lo aspetti sempre con un certo timore, però sono contento. Abbiamo fatto un primo tempo in sordina, nel secondo i ragazzi si sono dimostrati dei grandi combattenti”.
Ha preso in mano una squadra a campionato in corso: come l’ha vista?
“Posso dire che non ha punti deboli, è forte in ogni reparto”.
Come si è sentito al suo debutto?
“Molto emozionato. Sono felicissimo, speriamo di continuare così. C’è sempre qualcosa da migliorare”.
Una partita dai due volti:
“Perdevamo 2-0, siamo andati in gol tre volte con i Italo, Piazza e Rossini, tre giocatori entrati nel secondo tempo”.
I ragazzi che impressione le hanno lasciato?
“Il gruppo è straordinario, questi ragazzi meritano di raggiungere l’obiettivo che la società si prefigge”.
Che cosa le è piaciuto in particolare?
“La voglia, la tenacia con cui la squadra ha giocato”.
Del campionato che idea si è fatto?
“Credo sia un campionato difficile, ogni partita fa storia a sé, ci sono squadre organizzate, le Under 21 – ho visto quella del Lugano – sono molto forti. Affrontiamo partita per partita, alla fine vedremo dove arriviamo”.
La sua ‘radiografia’ sul nostro calcio?
“Il calcio giovanile svizzero è sempre stato all’avanguardia. Io ho allenato qui vicino, il mio pensiero è sempre stato quello di potere un giorno allenare da voi. Non ne ho mai avuto la possibilità, è capitato per puro caso. Ripeto, sono felicissimo. Ci terrei veramente a fare un bel percorso insieme a tutti - la società, il presidente, i giocatori - in modo da poter continuare a lavorare in Svizzera”.
Allenare il Paradiso la possiamo considerare una scommessa per lei?
“Assolutamente no. Ero a Nocera, ho dato le dimissioni perché volevo tornare a casa dalla mia famiglia. Abitando a Varese parlando con alcune persone mi si è presentata questa opportunità. Mi sono incontrato con il signor Caggiano, ci siamo accordati in un attimo. La categoria non conta, per me contano la serietà delle persone e gli obiettivi da raggiungere. Ho conosciuto un presidente passionale, che vuole fare bene con la sua società”.
Un’ultima curiosità: la lunga trasferta a Gossau l’ha un tantino spaesata?
“Le trasferte anche se sono lunghissime quando si vince sono sempre belle (ride)”.
Nella decima giornata le ticinesi sono uscite, una volta di più, imbattute. L’en plein però questa volta non è riuscito in quanto il Taverne di Damiano Meroni ha dovuto accontentarsi di un punto contro l’ultima della classe, l’Eschen/Mauren.