Calcio
Napoli è... da scudetto
La squadra di Spalletti comanda il campionato e vince pure in Europa
Pubblicato il 10.10.2022 07:15
di Angelo Lungo
Il Napoli è in testa al campionato, non è fuga ma è un segnale. Un primato che è meritato. Non è un esempio da replicare ma una testimonianza: un altro calcio è possibile. Se i mezzi economici sono limitati, si può essere lo stesso competitivi. Sono necessarie: competenza e lungimiranza.
Inter, Juve e Milan hanno problemi con l'Uefa per non aver rispettato il Fair Play Finanziario. I campani sono riusciti nell'impresa di contenere i costi e rinforzarsi.
Nessun artificio contabile, nessuna alchimia finanziaria. I numeri sono aridi però spiegano in maniera eccelsa. Monte ingaggi ridotto a 73 milioni e campagna acquisti che ha un saldo positivo.
La società ha operato scelte drastiche e che erano state criticate: via giocatori come Insigne, Mertens, Koulibaly, Fabian Ruiz e dentro calciatori che, secondo la vulgata, erano delle scommesse Raspadori, Simeone, Kim Min-Jae, Kvaratskhelia.
Opinione corrente: ridimensionamento. Eppure il campo, almeno per il momento, dice che gli azzurri sono forti. E possono legittimamente lottare per vincere il campionato. Non solo: anche il passaggio del turno nel girone in Champions dovrebbe essere una formalità.
Il direttore sportivo Giuntoli non è mediatico ma è capace. Ha una rete di osservatori che opera alacremente e con perizia. Non aspetta il procuratore, nel suo ufficio, che va a proporgli un suo tesserato. E sceglie: per età e potenzialità.
Ma chi lo ha messo contratto? Chi gli consente queste manovre d'azione?
Aurelio De Laurentiis.
Il personaggio è controverso e discusso. Il produttore cinematografico ha un unico torto: ragiona con la sua testa ed è attento al bilancio.
Non ascolta le pressioni dei tifosi, resiste all'assalto dei mediatori.
Certo l'obiezione viene naturale: e i trofei? I successi hanno un prezzo e possono portare al collasso di un club. E poi esistono anche delle vittorie etiche: il Napoli di Sarri ha proposto il gioco migliore nell'ultimo ventennio.
Spalletti ha una rosa equilibrata: è giovane e tecnica. I dirigenti lo appoggiano e lo supportano. Ha l'occasione della vita. Certo il percorso non è agevole, nelle corse lunghe ci sono avversari subdoli, serve calma e pure fortuna.
Deve temere: l'ambiente che non ha freni e il Milan.
74 sono gli scudetti assegnati sull'asse Torino-Milano, il Napoli lo ha conquistato per due volte, per grazia e grandezza di un mito: Diego Armando Maradona.