TRIBUNA PRESIDENZIALE
Il Lugano ha svoltato, ora il contratto del Crus
Bianconeri da primi tre posti: squadra cresciuta e per Bottani...
Pubblicato il 12.10.2022 07:12
di Angelo Renzetti
Credo che il Lugano abbia svoltato e lo dico dopo aver visto le ultime due partite vinte contro Servette e Basilea. La squadra adesso ha messo a posto la difesa, a immagine e somiglianza di Mai, cresciuto in maniera esponenziale: non aver subito gol contro questi due avversari è segnale di grande solidità.
Croci-Torti lo aveva detto: quando sarebbe stato al completo e con l’integrazione dei nuovi acquisti, si sarebbe visto un Lugano diverso. Aveva ragione lui, ancora una volta.
Il mister è veramente bravo, sa gestire bene le partite, opera i cambi giusti nella ripresa, quando può inserire quei giocatori veloci che fanno la differenza. Ormai non è più soltanto un motivatore, no, adesso è diventato anche un grande stratega.
Ho sentito le sue parole in conferenza stampa relativamente al contratto e l’ipotesi di firmarne uno a scadenza indeterminata. Non credo sia una buona soluzione, né per il gruppo né per lui. È meglio dare una certezza all’allenatore, così come lui ha diritto di cavalcare questo momento positivo. Immagino che se continuerà a fare così bene avrà anche delle altre offerte e sarebbe un peccato vederlo scappar via da Lugano.
Si è parlato anche tanto di Bottani e del suo ruolo all’interno della squadra. La cosa positiva è che adesso, anche senza di lui, questa squadra gira bene e ha determinati equilibri. Bottani resta un giocatore importante, è chiaro, ma adesso il Lugano non dipende più da lui. Peccato per l’infortunio che ha avuto proprio in questo periodo topico, anche per quanto riguarda il discorso legato alla Nazionale.
Pensavo che il Lugano fosse da centroclassifica ma alla luce delle ultime vittorie e soprattutto delle ultime prestazioni, credo che possa ambire ai primi tre posti.
Vorrei concludere dicendo qualcosa sugli arbitri, partendo anche dalla partita di ieri sera del Milan.
È un discorso però molto più generale e non legato soltanto alla sfida tra rossoneri e Chelsea.
Credo che gli arbitri adesso, unitamente al VAR, debbano trovare una uniformità di giudizio. Ci sono i regolamenti, certo, ma ci deve anche essere un po’ di sensibilità da parte di chi dirige le partite. Non si può concedere un rigore, molto dubbio, e poi mandar pure fuori il giocatore. Rovini una partita, ne cambi il senso e questo non è nello spirito del calcio.
(Foto Putzu)