Che fine ha fatto
Leonid Novoselskiy? Se lo saranno chiesto in tanti in questi ultimi mesi.
L’uomo che
possiede il 40% delle azioni del FC Lugano e che gestisce il settore giovanile
del club bianconero non ha più parlato. Perché? Cosa sta succedendo?
Lo abbiamo
chiesto direttamente a lui: dopo l’attesa riunione di comitato della scorsa
settimana con il settore giovanile si attendevano risposte importanti sul suo futuro a Lugano
Signor
Novoselskiy, com’è andata la riunione?
“È stata una
riunione molto costruttiva e abbiamo deciso di andare avanti così con il
settore giovanile fino alla fine della stagione. È tutto chiarito e la
situazione per ora è tranquilla”.
Fino a giugno
avanti così ma poi?
“Dovremo arrivare
a una soluzione globale già entro marzo, vista la mia percentuale nella prima
squadra e l’impegno nel settore giovanile. Le due cose sono ovviamente legate”.
Lei continua a
possedere il 40% delle azioni: cosa potrebbe cambiare nelle prossime settimane?
“Bisognerà vedere
se Renzetti venderà veramente la società ma soprattutto se arriveranno delle
offerte adeguate. Non è un periodo facile per vendere un club ma ogni tanto c’è
qualcuno che a sorpresa si presenta e cerca un club per svariati motivi.
Vediamo se succederà anche a Lugano”.
E in quel caso?
“Beh, allora
potrò decidere se accettare l’offerta che viene fatta a Renzetti e vendere così
il mio 40% o nel caso contrario tentare di acquisire il club per la stessa
cifra. Il contratto che abbiamo stipulato mi dà questa possibilità”.
E nel caso in cui
Renzetti non vendesse, Lei cosa farà?
“Non lo so
ancora, ascolterò le sue idee e vedremo se sarà ancora possibile continuare a
collaborare oppure no”.
Com’è il vostro
rapporto adesso?
“Dopo ciò che è
successo con il Team Ticino è ovvio che non può esserci un rapporto idilliaco.
Io sono però una persona pragmatica e alla fine dovremo trovare una soluzione
che vada bene per tutti”.
Lei aveva già
provato a comprare il Lugano: ci riproverà?
“Non lo so, dipende
dalla situazione che si verrà a creare. Non è assolutamente facile riuscire a
comprarlo ma soprattutto è complicato trovare i 30 milioni, o forse anche
qualcosa in più, per gestirlo e mettere in piedi il progetto dell’accademia che ho in
testa”.
Scusi, quanti
milioni?
“Sono tanti, lo
so, ma è la cifra che ci vuole per allestire un progetto a lungo termine e fare
crescere e formare quei giovani che poi un giorno andranno a giocare nelle
squadre professioniste. Da solo ovviamente non posso farlo, ho bisogno di
partner che condividano la mia stessa idea calcistica”.
A livello
calcistico l’idea è sempre la stessa, vero?
“Assolutamente
sì. Vogliamo formare giocatori ticinesi che possano arrivare molto in alto. Ci
vorranno ancora 2-3 anni e poi credo che vedremo i primi frutti della nostra
pianificazione, ossia piazzare dei giocatori nelle migliori squadre ticinesi,
come Lugano, Chiasso, Bellinzona, con la prospettiva che un giorno possano poi
fare il salto nei grandi campionati europei”.
Per attuare
questo progetto Lei ha bisogno di comprare un club?
“Questo sarebbe
il piano A, ma nel caso non ci fosse la possibilità si potrebbe anche pensare
di avere 2-3 club con cui instaurare una partnership. È importante che i club
con cui andremo a collaborare abbiamo la stessa nostra filosofia calcistica”.
La filosofia di
un calcio offensivo, giusto?
“Sì, certo. Di un
calcio offensivo, con tanto pressing e palla a terra, comandando sempre la
partita. Io il calcio lo vedo così ed è ciò che stiamo cercando di fare a
Lugano da qualche anno”.
Con il Team
Ticino non si riesce a sedersi a un tavolo e cercare una nuova intesa?
“La vedo
difficile, siamo molto lontani a livello di filosofia calcistica. Lo si può
invece fare per parlare di aspetti organizzativi”.
Del FC Lugano
cosa mi dice? Le piace la squadra di Jacobacci?
“Non voglio dire
nulla di particolare. Faccio solo i complimenti al mister e al gruppo per lo
spirito che mettono sempre in campo. Dall’esterno vedo un gruppo unito e
motivato. Dal punto di vista calcistico si sa che io preferisco un calcio più
attrattivo ma bisogna capire se con questa squadra è possibile farlo e se non
si rischia poi di perdere troppi punti”.