OFFSIDE
Nessun miracolo, per ora il solito Lugano
I bianconeri appaiono ancora lontani da una forma accettabile e perdono col Friborgo
Pubblicato il 15.10.2022 09:15
di L.S.
Non è bastato cambiare l’allenatore: era evidente, almeno nell’immediato.
Pensare che il giovane Gianinazzi potesse in pochi giorni ribaltare una squadra che sembra sulle gambe, sia fisicamente che mentalmente, era da perfetti illusi.
E infatti anche ieri sera i bianconeri hanno disputato una partita decisamente sottotono.
Qualcuno ha visto dei progressi (beati loro!), ma la realtà è che dopo un primo tempo scialbo da ambo le parti, nel secondo tempo i bianconeri sono stati letteralmente dominati dal Friborgo. Soltanto uno Schlegel in versione Koskinen ha evitato il peggio.
A dire la verità nel terzo tempo il Lugano è cresciuto un po’, ma quando ha provato ad attaccare si è sbilanciato, offrendo il fianco agli ospiti.
È apparsa evidente la lentezza di qualche giocatore e un impianto di gioco che manca ancora di compattezza. Solo una questione di condizione fisica o sono queste le caratteristiche di alcuni interpreti? Lo scopriremo presto.
Male gli stranieri, a parte Bennett (foto Putzu), che ricordiamo fu preso per giocare con i Rockets. Gli altri, capitan Arcobello su tutti, si stanno dimostrando impalpabili. Lenti, impacciati, poco convinti.
Gianinazzi a fine partita ha usato molto la parola “costanza”. Sì, è quella cosa che manca al Lugano e che a parole è facile capirne il significato, ma poi, tradotta sul ghiaccio, è maledettamente difficile da mettere in pratica.
Stasera a Langnau, martedì con lo Zugo: il campionato non si ferma, esame dopo esame.
Intanto la classifica chiede un po’ di ossigeno, perché se è vero che Gianinazzi sta lavorando per dei traguardi lontani e non immediati, continuare a perdere inciderà inevitabilmente sulle convinzioni di questa squadra. Apparsa fragile e smarrita.