Calcio
Essere Mario Balotelli
I talenti che non hanno mantenuto le promesse
Pubblicato il 19.10.2022 07:29
di Angelo Lungo
Il talento consiste in un'abilità precisa di cui è dotato un individuo. Gli studiosi propongono due diverse tesi: chi sostiene la sua origine naturale; chi afferma che l'ambiente è responsabile della sua presenza. Altra questione riguarda la sua misurazione, ossia se è possibile o meno una sua quantificazione. Gli educatori, infine, prospettano due modelli: uno indirizzato al suo “potenziamento”; l'altro inteso come “compensazione”, significa che altre aree andrebbero sviluppate, per essere persone complete.
Il calcio vive e necessita di calciatori talentuosi. Sono quelli che frantumano la normalità. Mettono in discussione il naturale scorrere delle cose. Più che pensare oltre, agiscono e non si conformano. Sono speciali. Probabilmente sono dei ribelli. Hanno uno sguardo particolare, sono degli innovatori. E non hanno paura, tentano ciò che è considerato non logico. Rischiano perché così esprimono se stessi. E vogliono mostrarsi: poiché vivono della platea.
Il football puntualmente ragiona sui talenti dispersi, quelli che non hanno confermato le loro potenzialità, quelli che si sono persi. L'espressione utilizzata è: una “promessa non mantenuta”. Ma il tifoso le giocate le ha ammirate, i numeri li ha potuti applaudire. Esteticamente sono stati appaganti. Il rilievo è che non stati continui. La loro carriera si è dipanata in modo disordinato. Tanta improvvisazione e nessun inquadramento nel progetto. Sognatori solitari, scomparsi di fronte alle esigenze della realtà.
Super League: Sion-Lucerna 2 a 0, ha aperto le marcature Mario Balotelli con un destro che ha viaggiato alla velocità di 102 km/h.
Chi è Mario Balotelli? La risposta è semplice: un talento che poteva attraversare i tempi.
Haaland non ha dubbi: “Il rigore della vita? Lo tira Super Mario”.
Cassano sostiene: “Balotelli è il più forte attaccante italiano. Non ha la testa? Falso!”.
La sua storia è notoria. Le opportunità non gli sono mancate, ha militato in grandi squadre. Eppure viene considerato come un “calciatore irrisolto”. Le accuse sono le solite: il carattere; l'indolenza; mancanza di spirito di sacrificio.
Ma è davvero così? Impossibile dare una risposta risolutiva.
Forse Super Mario il calcio lo considera un divertimento, per se stesso e per i tifosi. In maniera leggera: senza pensieri. Lo fa appartenere alla sfera ludica, come un fugace momento, in quanto: l'esistenza è altro.
E allora non deve ascoltare Battiato, che cantava: “I desideri non invecchiano mai con l'età. Se penso a come ho speso male il mio tempo. Che non tornerà, non ritornerà più”.