I
fatti sono noti: durante la partita di seconda lega tra Melide e
Locarno, giocata sul campo di Pian Scairolo di Paradiso, si è
sfiorata la tragedia. Il racconto di quello che è successo nelle
parole del calciatore coinvolto Andrea Schittino.
Come
sta?
“Ora
sto bene. Il peggio è passato. Ho avuto una grande paura, non solo
io ma anche chi era presente. Ho perso conoscenza. Ho avuto delle
convulsioni. Ho subito una microfrattura al polso e ho otto punti di
sutura sulla testa”.
Ricorda
la dinamica?
“Rammento
che sono andato a recuperare il pallone sulla linea di fondo. Sono
riuscito a rinviarlo. L'attaccante avversario mi ha dato una botta
energica e ho sbattuto la testa mentre stavo per cadere, contro il
muro vicino alla linea laterale”.
Dopo?
“Non
ricordo niente. Poi il risveglio, steso sul campo, con i soccorritori
che mi erano intorno. Sentivo molto il dolore e ho notato la preoccupazione
nei loro occhi. Ma non ero in me. Ero confuso. Non riuscivo a
parlare”.
Poi
via con l'ambulanza.
“Ho
cominciato a ritrovarmi. Il personale sanitario mi ha aiutato e dato
tanta sicurezza. L'arrivo in Ospedale e i relativi esami mi hanno
sollevato definitivamente. Ho percepito il miglioramento”.
Qual
è il suo pensiero su quello che è accaduto?
“Poteva
finire male. Questa volta è andata bene, ma posso dire che me la
sono cavata. Molti campi in Ticino non sono sicuri. Certo sono in
regola, ma le regole sono vecchie. Troppi muri e pali della luce
vicino alla linea laterale. Il calcio è cambiato anche ai nostri
livelli. Si gioca veloce, noi siamo preparati fisicamente e troppe
volte la foga agonistica è eccessiva".
Cosa
propone?
“Un
aumento della sicurezza. Il problema deve essere affrontato. Nella
vicina Italia i muri presenti sono rivestiti. Bisogna prendere
provvedimenti”.
Ora
è in convalescenza.
“Devo
recuperare. Ma quanto prima voglio tornare alle mie normali attività.
E riprendere a giocare”.
Che
cosa le rimane di questa esperienza?
“Mi
ritengo fortunato. Ho potuto realizzare quello che mi è accaduto e
ribadisco che mi è andata davvero bene. Ma ora le cose devono
cambiare, è successo a me ma non deve più capitare”.