Calcio
"Ho avuto una grandissima paura"
Tragedia sfiorata durante la partita Melide-Locarno, ce ne parla il giocatore coinvolto
Pubblicato il 25.10.2022 11:39
di Angelo Lungo
I fatti sono noti: durante la partita di seconda lega tra Melide e Locarno, giocata sul campo di Pian Scairolo di Paradiso, si è sfiorata la tragedia. Il racconto di quello che è successo nelle parole del calciatore coinvolto Andrea Schittino.
Come sta?
“Ora sto bene. Il peggio è passato. Ho avuto una grande paura, non solo io ma anche chi era presente. Ho perso conoscenza. Ho avuto delle convulsioni. Ho subito una microfrattura al polso e ho otto punti di sutura sulla testa”.
Ricorda la dinamica?
“Rammento che sono andato a recuperare il pallone sulla linea di fondo. Sono riuscito a rinviarlo. L'attaccante avversario mi ha dato una botta energica e ho sbattuto la testa mentre stavo per cadere, contro il muro vicino alla linea laterale”.
Dopo?
“Non ricordo niente. Poi il risveglio, steso sul campo, con i soccorritori che mi erano intorno. Sentivo molto il dolore e ho notato la preoccupazione nei loro occhi. Ma non ero in me. Ero confuso. Non riuscivo a parlare”.
Poi via con l'ambulanza.
“Ho cominciato a ritrovarmi. Il personale sanitario mi ha aiutato e dato tanta sicurezza. L'arrivo in Ospedale e i relativi esami mi hanno sollevato definitivamente. Ho percepito il miglioramento”.
Qual è il suo pensiero su quello che è accaduto?
“Poteva finire male. Questa volta è andata bene, ma posso dire che me la sono cavata. Molti campi in Ticino non sono sicuri. Certo sono in regola, ma le regole sono vecchie. Troppi muri e pali della luce vicino alla linea laterale. Il calcio è cambiato anche ai nostri livelli. Si gioca veloce, noi siamo preparati fisicamente e troppe volte la foga agonistica è eccessiva".
Cosa propone?
“Un aumento della sicurezza. Il problema deve essere affrontato. Nella vicina Italia i muri presenti sono rivestiti. Bisogna prendere provvedimenti”.
Ora è in convalescenza.
“Devo recuperare. Ma quanto prima voglio tornare alle mie normali attività. E riprendere a giocare”.
Che cosa le rimane di questa esperienza?
“Mi ritengo fortunato. Ho potuto realizzare quello che mi è accaduto e ribadisco che mi è andata davvero bene. Ma ora le cose devono cambiare, è successo a me ma non deve più capitare”.