CALCIO
L'Ambrì delle sconfitte "onorevoli"
Venerdì contro l'Ajoie c'è assoluto bisogno di una vittoria
Pubblicato il 26.10.2022 08:53
di Cristiano Perli
Difficile commentare un’altra sconfitta onorevole. Mi viene in mente la nazionale di calcio degli anni 80. Giocava bene, o comunque non demeritava, ma puntualmente perdeva. Era una squadra che nonostante tutto piaceva, a cui i tifosi erano molto legati. Nonostante la mancanza di risultati.
C’era la speranza che prima o poi avrebbe vinto e che si sarebbe ripresa ciò che le contingenze le stavano scippando.
Ecco, l’Ambrì di questo periodo è un po’ così. Gioca bene, a volte meglio degli avversari, eppure resta a mani vuote. E intanto la classifica inizia a sfiorire.
Peccato, perché anche ieri sera a Davos se c’era una squadra che meritava di vincere era proprio quella di Luca Cereda.
È un momento così, probabilmente la fortuna girerà.
Si dice anche che per vincere non bisogna piangersi addosso, bisogna guardare i dettagli e migliorare. E allora affidiamoci alle parole di Pestoni, grande trascinatore di questo inizio di stagione, che ha parlato di “particolari da curare, da passi in avanti da fare”.
Bravo Inti, è proprio così. Questo Ambrì ha ancora margini di miglioramento.
Adesso però bisogna tornare a vincere, incamerare tre punti venerdì contro l’Ajoie è d’obbligo. Perché è vero che giocare bene è importante, ma le sconfitte intaccano morale e convinzione e alla lunga ti portano a giocare male.
E questo Ambrì non merita di finire in una spirale negativa.