CALCIO
FC Lucerna, il caos è servito
Il 3 novembre la tanto attesa assemblea degli azionisti: rivoluzione in vista?
Pubblicato il 27.10.2022 08:14
di Giorgio Keller
C’è maretta in riva al Lago dei Quattro Cantoni, anzi, di più, ondate forti sbattono sulla Swisspor Arena, lo stadio di Lucerna dove Mario Frick, dopo alcuni anni in acque non molto tranquille, ha riportato in porto la barca che per poco non affondava in Challenge League.
Ma che cosa sta succedendo a Lucerna? L’azionista di maggioranza della società (52 per cento), l’industriale e proprietario di Swisspor, Berhard Alpstäg (nella foto), 77 anni, alcune settimane fa si era rivolto al Blick e in un’intervista televisiva aveva dichiarato che alla guida della sua società si trovavano due persone incompetenti e che in primis avrebbero dovuto imparare a lavorare: il presidente Stefan Wolf e il direttore sportivo Remo Meyer.
Alla base di tutto ciò ci sarebbe un alterco tra Alpstäg e il procuratore della stellina nascente dell’FCL, Ardon Jashari, cui sarebbe stato negato l’accesso allo stadio, situazione poi normalizzatasi. Sembrerebbe che Alpstäg volesse creare un’agenzia di management assieme al fidanzato della figlia, anche lei nel giro, e che lavora in segretariato con mansioni di informatica. Obiettivo: mettere sotto contratto lo stesso Jashari. Due giorni dopo le parole del patriarca, il quasi-genero è stato sospeso dall’incarico dal presidente Wolf medesimo, ex-giocatore della nazionale.
Altro che ondate. Le affermazioni hanno sollevato un polverone in tutta la Svizzera centrale. Istituzioni vicine al club sono preoccupate e chiedono che le parti si riuniscano tra di loro. Molti si sono segnati il 3 novembre, data dell’assemblea generale straordinaria della FCL Holding AG, convocata dall'azionista di maggioranza Bernhard Alpstäg. Tutto l’azionariato di minoranza gli si oppone, ma coi loro voti avranno poco da dire. Manca poco più di una settimana. Dopo di che, si dice che nulla sarà più come prima all'FC Lucerna.
Sembrerebbe che Alpstäg voglia sostituire l’intero consiglio d’amministrazione “piazzando” la figlia Giulia Rüeger e il fidanzato Daniel Schrecker. Alpstäg medesimo non fa neanche parte del CdA, lui che dichiara di non essere un gran conoscitore di calcio e di essersi avvicinato al Lucerna solo per la passione della figlia verso i biancocelesti.
"Siamo preoccupati", ammette al Blick Reto Niederer, presidente del "Club dei 200". "Siamo molto soddisfatti dell'attuale gestione. Dal punto di vista sportivo, le cose stanno andando bene. Inoltre, il settore giovanile sta facendo grandi progressi. E con il presidente Stefan Wolf c'è qualcuno che ci mette anima e cuore. Ha radici regionali e sa molto di calcio", sottolinea l'amministratore delegato di una società di ingegneria. Questo club dei donatori ha già espresso il proprio disappunto sul suo sito: "Siamo molto preoccupati per la situazione attuale", si legge. "Il benessere dell'FC Lucerna ci sta a cuore poiché profondamente radicato nel nostro DNA. Per questo motivo, chiediamo alle parti di tornare al tavolo delle trattative", ha ribadito Niederer. L’assemblea straordinaria del “Club dei 200” seguirà pochi giorni dopo il 3 novembre.
Poi c’è un’altra bega da risolvere. Tre degli azionisti della Holding, tra cui Sami Sawiris (Andermatt, HCAP), vogliono che vengano restituiti in totale 2,2 milioni di franchi di prestiti: per Alpstäg, la cui Swisspor genera una cifra d’affari annua di 1,3 miliardi di franchi, probabilmente una bazzecola.
Generalmente, malumori di questo genere alla testa di una società finiscono sempre per manifestarsi in risultati negativi in campo. Grazie al lavoro dell’allenatore Mario Frick, per ora la sua squadra non ne risente. Malgrado una partita in meno, in classifica il Lucerna si trova al settimo posto, in un gruppetto di centro classifica con altre cinque squadre nel giro di tre punti: vincesse il recupero, salirebbe al quarto.
E qui va sottolineato che l’arrivo di mister Frick, persona molto competente del settore che ha ridato fiato e gioco dopo l’era Celestini, è stato il lavoro del duo Meier/Wolf, sapete, coloro che dovrebbero imparare a lavorare…
Se veramente il patròn Alpstäg decidesse di fare “tabula rasa”, voci vicine al medesimo darebbero Fredy Bickel favorito alla posizione di direttore sportivo, uomo d’esperienza a Zurigo, Grasshoppers, Young Boys e Rapid Vienna. Ma dapprima dovrà mettere a posto quella che in Svizzera centrale viene denominata Provinzposse des Jahres, cioè la farsa provinciale dell’anno.