C’è maretta in riva al Lago
dei Quattro Cantoni, anzi, di più, ondate forti sbattono sulla Swisspor Arena,
lo stadio di Lucerna dove Mario Frick, dopo alcuni anni in
acque non molto tranquille, ha riportato in porto la barca che per poco non
affondava in Challenge League.
Ma che cosa sta succedendo a
Lucerna? L’azionista di maggioranza della società (52 per cento), l’industriale
e proprietario di Swisspor, Berhard Alpstäg (nella foto), 77 anni, alcune settimane fa si
era rivolto al Blick e in un’intervista televisiva aveva dichiarato che alla
guida della sua società si trovavano due persone incompetenti e che in primis
avrebbero dovuto imparare a lavorare: il presidente Stefan Wolf e il direttore
sportivo Remo Meyer.
Alla base di tutto ciò ci
sarebbe un alterco tra Alpstäg e il procuratore della stellina nascente
dell’FCL, Ardon Jashari, cui sarebbe stato negato l’accesso allo stadio,
situazione poi normalizzatasi. Sembrerebbe che Alpstäg volesse creare
un’agenzia di management assieme al fidanzato della figlia, anche lei nel
giro, e che lavora in segretariato con mansioni di informatica. Obiettivo:
mettere sotto contratto lo stesso Jashari. Due giorni dopo le parole del
patriarca, il quasi-genero è stato sospeso dall’incarico dal presidente Wolf
medesimo, ex-giocatore della nazionale.
Altro che ondate. Le
affermazioni hanno sollevato un polverone in tutta la Svizzera centrale. Istituzioni
vicine al club sono preoccupate e chiedono che le parti si riuniscano tra di
loro. Molti si sono segnati il 3 novembre, data dell’assemblea generale
straordinaria della FCL Holding AG, convocata dall'azionista di maggioranza
Bernhard Alpstäg. Tutto l’azionariato di minoranza gli si oppone, ma coi loro
voti avranno poco da dire. Manca poco più di una settimana. Dopo di che, si
dice che nulla sarà più come prima all'FC Lucerna.
Sembrerebbe che Alpstäg
voglia sostituire l’intero consiglio d’amministrazione “piazzando” la figlia
Giulia Rüeger e il fidanzato Daniel Schrecker. Alpstäg medesimo non fa neanche
parte del CdA, lui che dichiara di non essere un gran
conoscitore di calcio e di essersi avvicinato al Lucerna solo per la passione
della figlia verso i biancocelesti.
"Siamo
preoccupati", ammette al Blick Reto Niederer, presidente del "Club
dei 200". "Siamo molto soddisfatti dell'attuale gestione. Dal punto
di vista sportivo, le cose stanno andando bene. Inoltre, il settore giovanile
sta facendo grandi progressi. E con il presidente Stefan Wolf c'è qualcuno che
ci mette anima e cuore. Ha radici regionali e sa molto di calcio",
sottolinea l'amministratore delegato di una società di ingegneria. Questo club
dei donatori ha già espresso il proprio disappunto sul suo sito: "Siamo
molto preoccupati per la situazione attuale", si legge. "Il benessere
dell'FC Lucerna ci sta a cuore poiché profondamente radicato nel nostro DNA.
Per questo motivo, chiediamo alle parti di tornare al tavolo delle
trattative", ha ribadito Niederer. L’assemblea straordinaria del “Club dei
200” seguirà pochi giorni dopo il 3 novembre.
Poi c’è un’altra bega da
risolvere. Tre degli azionisti della Holding, tra cui Sami Sawiris (Andermatt,
HCAP), vogliono che vengano restituiti in totale 2,2 milioni di franchi di
prestiti: per Alpstäg, la cui Swisspor genera una cifra d’affari annua di 1,3
miliardi di franchi, probabilmente una bazzecola.
Generalmente, malumori di
questo genere alla testa di una società finiscono sempre per manifestarsi in
risultati negativi in campo. Grazie al lavoro dell’allenatore Mario Frick, per
ora la sua squadra non ne risente. Malgrado una partita in meno, in classifica
il Lucerna si trova al settimo posto, in un gruppetto di centro classifica con
altre cinque squadre nel giro di tre punti: vincesse il recupero, salirebbe al
quarto.
E qui va sottolineato che
l’arrivo di mister Frick, persona molto competente del settore che ha ridato
fiato e gioco dopo l’era Celestini, è stato il lavoro del duo Meier/Wolf,
sapete, coloro che dovrebbero imparare a lavorare…
Se veramente il patròn
Alpstäg decidesse di fare “tabula rasa”, voci vicine al medesimo darebbero
Fredy Bickel favorito alla posizione di direttore sportivo, uomo d’esperienza a
Zurigo, Grasshoppers, Young Boys e Rapid Vienna. Ma dapprima dovrà mettere a
posto quella che in Svizzera centrale viene denominata Provinzposse des
Jahres, cioè la farsa provinciale dell’anno.