Calcio
Cosa c'è che non Var
Aumentano i contrari all'uso della tecnologia
Pubblicato il 29.10.2022 04:58
di Angelo Lungo
Premessa: esiste il Regolamento del gioco del calcio, e le regole sono sempre soggette a essere interpretate, implementato dal Protocollo Var.
Una decisione arbitrale deve quindi tenere in considerazione questi due aspetti.
L'introduzione della tecnologia ha introdotto un cambiamento radicale, lo scopo precipuo era quello di evitare errori marchiani.
Nell'ultima giornata della Serie A, a Firenze, Dimarco, difensore dell'Inter, ha commesso un evidente fallo che meritava l'espulsione, ma nessun provvedimento è stato preso.
In Champions si è giocata la partita Atletico Madrid-Bayer Leverkusen, Turpin, arbitro di livello, ha fischiato la fine dell'incontro. Ma è stato richiamato dal Var, che nell'ultima azione ha ravvisato un fallo di mano molto dubbio. Appendice con il calcio di rigore.
Inciso: tiro parato e a quel punto, a termine di regolamento, l'incontro doveva concludersi, dopo c'è stata la traversa e ancora una ribattuta.
Sempre in Coppa dei Campioni a Londra dopo Tottenham-Eintracht, a seguito di un gol annullato ai padroni di casa, nei minuti finali, Antonio Conte ha criticato duramente il Var. Lo ha accusato di “inventarsi situazioni”, ha parlato di “disonestà”, sostenendo che lo strumento sia “dannoso”.
Il Var è al centro di un dibattito che è sempre più divisivo, da un punto di vista emotivo ha introdotto “la sospensione del tifo”, dopo un gol bisogna rimanere in attesa.
Ma la vera questione riguarda il Protocollo. E su questo che bisognerebbe ragionare, affinandolo e rendendolo più chiaro possibile.
E si dovrebbe operare un capovolgimento concettuale. Leggendolo si ha la sensazione che si intenda mantenere la discrezionalità dell'arbitro in campo. Lo si vuole l'ultimo decisore. Il detentore della parola definitiva. Spetta a lui il potere.
Perché non può direttamente decidere la sala Var in merito a un episodio dubbio?
Quali sono le condizioni e l'ambiente che circonda il direttore di gara quando osserva il monitor? Pressione dello stadio, pressione dei giocatori.
Gli arbitri nella sala Var sono al riparo da tensioni e sono tranquilli. E non hanno nemmeno la stanchezza fisica. In questa maniera la responsabilità sarebbe “allontanata” dal fischietto in campo.
La sfida è lanciata, indietro non si torna e l'uso dello strumento va migliorato.