CALCIO
"Siamo in ripresa, ma i granata sono forti"
Il Vaduz di Mangiarratti visita domani (14.15) il Comunale: una sfida che vale tantissimo
Pubblicato il 29.10.2022 08:28
di Enrico Lafranchi
Al Comunale si gioca domenica una partita di rilevante interesse per i granata. Calcio d’avvio alle 14.15, un orario che dovrebbe portare più gente allo stadio. Da un sondaggio che abbiamo effettuato in questi giorni i bellinzonesi al sabato sono portati a fare altre cose. Lasciano in buon numero la città per godersi diversamente queste belle giornate così poco autunnali (magari ancora in montagna). Staremo a vedere, l’empatia per la squadra del cuore, come ci hanno detto i tifosi che seguono gli allenamenti sul campo C (mattina e sera) o che preferiscono darsi appuntamento nei bar delle vicinanze, non è comunque mai venuta meno. Sarà che il pubblico ultimamente non ha risposto con l’entusiasmo che ci si attendeva a promozione avvenuta, però di fischi durante le partite non se ne sono mai sentiti. Chiaro che la squadra deve ora fermare l’emorragia che è andata accentuandosi con l’avvenuto cambio tecnico. Il ritardo dalla cima della classifica è andato purtroppo salendo venerdì sera, non tanto per i punti (8) che separano il Bellinzona dalla nuova capolista (lo Stade Losanna) ma per i 7 in più ottenuti dall’Yverdon (ora secondo, una settimana fa dietro la squadra di Raineri!) al quale ne sono stati regalati 3: quelli del Comunale! Perdendone altri 3 (o anche “soltanto” 2) contro il Vaduz la squadra piomberà ufficialmente in crisi. Da qui non si scappa.
La compagine del Liechtenstein, che giovedì ha ammainato bandiera di nuovo con l’onore delle armi in Europa Conference League, è in netta ripresa. Sarebbe ridicolo pensare che i ragazzi di Mangiarratti scendano in campo stanchi morti sul piano fisico (tre giorni di riposo contro i 9 dei granata). Per loro giocare tre partite in otto giorni è diventata una cosa normale.
Alessandro partiamo dalla gara con l’AZ Alkmaar. Poteva doveva andare meglio?
“Possiamo considerare quella di giovedì con gli olandesi una delle nostre migliori prestazioni nella fase a gironi (commenti lusinghieri sui media locali e della Svizzera orientale, ndr). Ci è veramente mancato poco per almeno ottenere un pareggio. Peccato, siamo stati punti da due errori del collettivo. Ci rallegriamo comunque di esserci fatti trovare pronti a grosse prestazioni con grandi squadre europee”.
In campionato state riprendendovi alla grande:
“È stata una buona settimana, abbiamo conquistato 7 punti in tre partite. Non possiamo davvero lamentarci”.
Siete costretti a un vero e proprio tour de force:
“Questa è la nostra undicesima settimana inglese!”.
Come spieghi il vostro cambiamento di rotta dopo il complicato avvio di stagione?
“Chiaramente ha inciso il fatto di giocare così tante partite. In questo momento ne abbiamo disputate ben 11 in più dei nostri avversari. Questo ci ha bruciato energie. Soprattutto all’inizio per l’adattamento alle gare di eliminazione in Europa ne abbiamo consumate parecchie”.
Dopo i due pareggi iniziali avete subìto 4 sconfitte di seguito, mentre nelle susseguenti 7 avete perso solo dallo Stade Losanna. Un segnale indubbiamente positivo:
"In certe situazioni siamo anche stati un po’ imprecisi e sfortunati. Abbiamo incassato delle reti in fine di partita, ne abbiamo perse dopo essere riusciti a recuperare lo svantaggio. Sono state queste situazioni a condizionarci, adesso la squadra si è adattata molto meglio. Speriamo di avere anche in campionato una buona velocità di crociera…”.
A parte lo Xamax nessuna squadra sembra tagliata fuori dalla rincorsa al terzo posto:
“Beh, per noi è soprattutto importante metterci in carreggiata partita dopo partita senza pensare ai primi tre posti”.
Parliamo del Bellinzona che sembrerebbe in difficoltà:
“Siete voi giornalisti che un giorno valutate una squadra pronta a vincere il campionato e il giorno dopo la date in pericolo di retrocessione (ride). Per me il Bellinzona è una buona squadra, in questa categoria le partite le puoi vincere come perdere. La Challenge di quest’anno è tosta e molto equilibrata”.
Quanti anni ci hai giocato?
“Le ultime mie sei stagioni, ma già prima ero stato granata per 3 o 4 anni. In pratica la mia carriera di giocatore l’ho vissuta tutta al Comunale”.
Con quali allenatori?
“Il primo è stato Mirko Bertoli. Quindi Gianni Dellacasa, Vladimir Petkovic, Marco Schällibaum, poi tutta una trafila con Alberto Cavasin, Martin Andermatt, Roberto Morinini. Con Vlado siamo saliti in A nel 2008 (presidente Manuele Morelli, piazza Governo straboccante di gente, sembrava di essere tornati la sera dell’arrivo sul piazzale stazione di Mario Sergio! - Ndr)”.
Tante emozioni e sensazioni: hai un ricordo particolare di quegli anni?
“La vittoria in campionato, il mio primo gol in Europa contro l’Ararat, la finale di Coppa contro il Basilea, seppure persa (granata in maglia rosa…, ndr). Sono tanti i ricordi, c’era stata di mezzo anche una salvezza…”.
Tre anni come responsabile del Team Ticino che aveva partecipato con successo al Torneo pasquale (speriamo possa tornare in orbita). Qualche nome?
“Arigoni, Guidotti, Morandi, Abedini, ma ce ne sono altri”.
Tanto per ridere, venite in Ticino per vincere?
“Sicuramente non per perdere (una bella risata, ndr). Vogliamo dare il massimo, sappiamo naturalmente che affronteremo un avversario forte”. 
Affrontiamo anche noi seriamente il discorso. In caso di vittoria il Vaduz si porta a – 4 dal Bellinzona. Giocherà poi in casa con lo Xamax mentre i granata andranno a Losanna. Le posizioni di classifica potrebbero avvicinarsi ulteriormente. La compagine del Liechtenstein, che ha giocato due partite con il turbo (9 gol), dimostra di essere in ottima salute. Da qui è lecito percepire qualche timore in casa ACB. Oltretutto ‘Ale’ è un uomo simpatico, ricco di brio, vivacità e fantasia. E un allenatore competente e dinamico che ha il vantaggio di non essere minimamente sotto pressione. Il suo legame con squadra e società si sta facendo sempre più forte.