CALCIO
Il Marco è in ascesa
Degennaro, DG dell'Yverdon, parla di ACB, Chiasso, playoff e di un talento nostrano
Pubblicato il 30.10.2022 09:38
di Enrico Lafranchi
L’Yverdon vola in classifica, ha dato una solenne stangata al Losanna che si voleva imbattibile. Dopo 4 vittorie di fila è secondo in classifica! Con Marco Degennaro, direttore generale del club, parliamo anche di Playoff in Super League, prima esaltati poi criticati (è membro del comitato SFL) e naturalmente della squadra allenata con successo da Schällibaum (con particolare riferimento a un talentuoso giovane calciatore ticinese).
Gli chiediamo anche un suo personale ‘pensiero’ sul Chiasso che si comporta da ‘signore’ sul campo (è quarto a pari punti della terza classificata) ma che non sembra in grado di estirpare quel ‘cancro’ che avvolge la gloriosa società della città di confine.
Degennaro, state andando alla grande…
“Il nostro obiettivo è di disputare un buon campionato, evitando di essere invischiati in quella che è la zona dove le partite finiscono con il contare poco. Diciamo che le aspettative della vigilia sono confermate”.
E “Schälli” va a mille…
“Conosco Marco da tanti anni, con lui c’è sempre stato un ottimo rapporto. Sta facendo lavorare molto bene il gruppo. Siamo contenti”.
Tornando indietro di 8 giorni: sconfitta beffa per il Bellinzona, come è stato detto e scritto, o vittoria meritata dell’Yverdon? 
“Probabilmente un pareggio era più giusto, però abbiamo vinto noi… Ci stava anche all’andata un risultato pari, ma hanno vinto loro. Voglio dire che due pareggi potevano andare bene. Beh, con una vittoria a testa ognuno si è portato a casa 3 punti…”.
Aris Sörensen è uno dei vostri giovani talentuosi, come è entrato nel tuo gruppo?
“Prima di tutto Aris è un bravissimo ragazzo e di questi tempi è già una gran cosa. Poi ha il vantaggio di essere un ottimo giocatore: ha una buona fisicità, è intelligente, in campo ha un buon senso della posizione. Sono tutte caratteristiche che messe insieme al lavoro quotidiano che svolge possono dargli una bella prospettiva (Aris è nipote del grande Jörn dell’ACB ai tempi dei vari Rossini, Bionda, Rebozzi, Paglia, Gottardi…)”.
Possiamo dire che è un giovane in carriera? 
“Sì, ha tutti i requisiti per poter fare qualcosa di veramente buono. Deve continuare a lavorare e rimanere umile, come d’altronde è sempre stato”.
È ancora dell’ACB o dell’Yverdon?
“È nostro, lo era già prima di andare a Chiasso in prestito. Lo seguo da quando era alla Sampdoria, che fosse un buon giocatore lo sapevo” (Sörensen, con cui ci eravamo intrattenuti al Comunale ci ha detto di trovarsi bene a Yverdon: “Il mio periodo di crescita l’ho fatto con il Chiasso, tutto è funzionato al meglio - grazie ad Andrea Vitali, è da precisare, ndr -, ora sono contento di essere qua. Siamo un gruppo molto umile, spero di ripagare la fiducia di Marco Schällibaum e di Marco Degennaro nel miglior modo possibile”).
Il Chiasso, di cui sei pure stato Direttore Generale, è in gravi difficoltà:
“Sono molto dispiaciuto. Sono situazioni che possono succedere, spero tanto che la squadra possa continuare in salute il campionato”.
Un tasto dolente: in Lega si manifestano manovre destabilizzanti. Che cosa sta realmente succedendo? 
“Cinque mesi fa abbiamo votato per disputare il Playoff in Super League. Il risultato è stato di 16 voti favorevoli contro 4. Ma oggi ci si chiede di andare a votare per la così detta “formula scozzese”. Secondo me non ha molta logica!”.
Infatti!
“La votazione è stata chiara, serena e democratica. La si rispetti! È qualcosa di insensato andare di nuovo a votare senza avere provato a disputare un campionato con i Playoff. Ma per favore, un minimo di coerenza, di diplomazia!”.
Finalino con Balotelli…
“Sta facendo bene, sta segnando, sono terzi in classifica (oggi Sion-Zurigo, ndr).
 … e con Marco Degennaro! Si racconta che diventerai il ‘padrone’ di casa: c’è del vero? 
(Ride) “È impossibile, mi manca… l’aspetto più importante!”. 
 
Mah, ride bene chi ride ultimo. Marco è un grande appassionato di calcio. Sono in tanti a tifare per lui!
(Foto Maffi)