CALCIO
"Non è vero che dobbiamo salire..."
Ludovico Moresi, tecnico dell'Under 21 del Lugano parla del momento delicato della squadra
Pubblicato il 02.11.2022 08:23
di Enrico Lafranchi
Due sconfitte di fila, la Under 21 del Lugano non gira più come dovrebbe. Che cosa ne è dello ‘squadrone’ partito col turbo, 8 gol nelle prime due partite, che si è fatto infilzare 5 volte nelle ultime due senza nemmeno andare a bersaglio una volta? Lo chiediamo a Ludovico Moresi (a cui facciamo i complimenti per l’ottenimento del diploma Uefa Pro, qui nella foto unitamente a Mattia Croci-Torti) che fa chiarezza anche su alcuni argomenti importanti, probabilmente frutto di un “qui pro quo” qualora non si trattasse di illazioni o addirittura di ‘cattivi pensieri’ (la panchina è di elevata solidità, meglio soprassedere).
Chiaro che perdere in casa da un Kreuzlingen che sul suo campo era stato superato dal Taverne e aveva incassato 4 reti dal Paradiso fa notizia. E ancora di più subire un poker dall’Uzwil. Ludo fa una battuta: “Quattro reti sono tante, ma ogni tanto bisogna anche saper perdere bene… Scherzi a parte, sabato non eravamo in giornata. Abbiamo maledettamente faticato a gestire la palla”. Ma a “bruciare” è soprattutto il passo falso subìto al Maglio contro i turgoviesi (0-1 scaturito su calcio di rigore), formazione appena sopra la fatidica linea salvezza: “Una sconfitta assolutamente immeritata, abbiamo lasciato lì un sacco di gol”.
C’è stato un calo di tensione o di condizione?
“Probabilmente abbiamo pagato un po’ la pausa (di coppa, ndr). La forzata sosta ci ha destabilizzato sul ritmo”.
Avete interrotto una lunga serie positiva (una sola sconfitta contro il Linth 04, ndr):
“Eravamo stati abituati troppo bene. Era già qualcosa di miracoloso non avere mai patito questi cali”.
Nessun problema?
“Abbiamo fuori Basic da un po’, ma non è una scusa. Una partita giocata male globalmente non è un giocatore solo che te la può risolvere”.
Siete a due lunghezze dalla vetta. I ‘giochi’ rimangono apertissimi:
“La classifica la guardiamo soltanto per il nostro “ego” personale… L’obiettivo non è la promozione. A parte Basic e Maccoppi pressoché nessun giocatore vanta presenze in Prima Lega, la maggiore parte è alla prima stagione. Stiamo parlando di una squadra giovane e inesperta, seppure con un buon potenziale”.
Il lavoro è sempre pagante:
“È la nostra forza, lavoriamo come dei professionisti. Ma sulla carta siamo una squadra molto, molto umile”.
Una Under comunque tosta:
“Al cento per cento. Non possiamo però pensare di avere allestito una squadra per vincere il campionato. I conti li faremo alla fine, se mai a gennaio faremo un altro tipo di ragionamento a tavolino. Adesso non ne è proprio il caso”.
L’obiettivo qual è?
“L’obiettivo dichiarato è di arrivare nei primi sei posti. Lo ha precisato il nostro CEO Blaser, non è che l’abbiamo inventato noi”.
Significa fare crescere i ragazzi:
“Esatto, per ambire a entrare nella rosa della prima squadra è necessario fare salire il loro livello. Lavoriamo per questo. Al momento nessun giocatore del Lugano U21 ne è all’altezza. Sono giovani, devono acquisire esperienza”.
Qualcuno aveva detto che eravate partiti per vincere il campionato:
“Pure fantasie… da bar! Basta guardare la nostra formazione. A parte Basic e Maccoppi, quasi tutti gli altri sono alle prime esperienze in Prima Lega. Tanto per dire, ci sono squadre che hanno nei loro ranghi elementi con 250 partite nelle gambe, non 25 o 30 come i nostri. Non so se mi spiego: fa una bella differenza”.
La promozione è comunque un leitmotiv ‘cantato’, spesso e volentieri, dai vostri vicini di casa:
(Ride) “Fa parte del gioco, la cosa è anche simpatica… Direi piuttosto che è il Paradiso a essere equipaggiato per salire. Siamo due mondi completamente diversi!”.
Vietato dunque pensare alla Promotion League?
“Suvvia, non montiamoci la testa! Torno a ripetere che è la Società che lo deve dire e decidere. I “miracoli” bisogna costruirli!”.
Davvero nessuna pressione?
“Il nostro lavoro è un altro. L’anno scorso ci siamo salvati all’ultima giornata, quest’anno la squadra è stata consolidata per il campionato di Prima Lega. È tutta nuova, salvo 4-5 giocatori. Praticamente siamo partiti da zero”.
 Era stato dichiarato che la Promotion è la categoria ideale per il Lugano:
“Certo, sono sempre anch’io di questa ‘idea’. A medio termine sicuramente”.
 Non è che avete pensato di “ingaggiare”… Maric?
“Beh, Mijat è molto vicino alla Under 21 nel suo nuovo ruolo di talent-manager. Si sta impegnando molto, aiutandoci tantissimo proprio sul piano dei giovani. Dà consigli preziosi, non solo a livello tecnico. Segue i ragazzi più talentuosi a Scuola e in allenamenti specifici. Maric e FC Lugano sono due nomi inscindibili!”.