Domenica scorsa il
Borussia Mönchengladbach annunciava che l'allenatore Marco Rose
lascerà il club in estate, facendo scattare un’opzione di uscita
del suo contratto. È già partita ricerca di un successore e i
"Fohlen" hanno anche uno svizzero sul loro radar.
Da un Borussia all’altro.
Ci sono state speculazioni per molto tempo - ma ora è un affare
fatto: Marco Rose (45 anni) sarà il nuovo allenatore del Borussia
Dortmund a partire da quest’estate. Succederà a Lucien Favre –
licenziato in corso di stagione - e al suo assistente Edin Terzic,
che tornerà a coprire questa mansione. Se ciò risolve una questione
a Dortmund, a Gladbach ce n’è un’altra. Una lista di candidati
esiste già secondo il giornale "Bild", che pretende di
sapere che il Gladbach disponga attualmente di quattro soluzioni e
tra queste una soluzione svizzera: Gerardo Seoane dello Young Boys.
Già prima
dell'arrivo di Rose al Gladbach nell'estate del 2019, Seoane era
stato valutato come possibile allenatore dei "Fohlen"
(puledri), ultimamente la "Rheinische Post" riferiva
nuovamente dell'interesse dei borussiani
per l'allenatore lucernese. Tuttavia,
questi non vuole saperne nulla, come sottolinea fermamente anche
nelle ore che lo dividono dall’impegno i Europa League contro… i
tedeschi del Bayer Leverkusen: "Da una parte, ovviamente, è
estremamente onorevole essere un allenatore svizzero considerato in
un campionato così importante. Per me però queste discussioni non
sono importanti al momento, perché ho un compito molto eccitante
all’YB. E poi, ho esteso il mio contratto due mesi fa e abbiamo una
seconda metà di stagione molto ambiziosa davanti a noi".
In passato, tuttavia, il
42enne figlio di emigrati spagnoli e cresciuto a Rothenburg alle
porte di Lucerna, ha anche dimostrato che può aspirare a compiti
maggiori. Appena sei mesi dopo aver assunto il suo incarico di capo
allenatore del Lucerna, che portò dal penultimo posto al terzo, si è
trasferito a Berna.
Quindi Seoane sembrerebbe
tutt'altro che contrario a un lavoro in Bundesliga. Lo Young Boys
difficilmente lo ostacolerebbe dopo il terzo titolo di fila
(attualmente ha sedici punti di vantaggio sul Basilea). Non
conosciamo i dettagli del suo contratto ma sarà probabile che questo
preveda una clausola d’uscita – come quella di Rose al Gladbach.
Disponibile anche
Lucien Favre
Un candidato che è sempre
nella mente del Gladbach è Lucien Favre. Il vodese, che vi giunse
dall’Hertha di Berlino, salvò i "puledri" nel 2011 dalla
retrocessione portandoli in Champions League, per poi lasciare il
Gladbach nel 2015 spontaneamente e contro la volontà del club.
Il direttore sportivo del
Gladbach, Max Eberl, uno dei dirigenti della Bundesliga maggiormente
stimati, si è ripetutamente entusiasmato pubblicamente per “Loulou”
e non ha fatto mistero del fatto che l’avrebbe fatto rifirmare in
ogni momento. "Se fossi manager di un altro club, tratterei con
Lucien Favre", disse nel settembre 2015, pochi giorni dopo le
dimissioni dello svizzero. E poco prima che Favre fosse esonerato dal
Dortmund dopo la sconfitta per 5-1 contro lo Stoccarda lo scorso
dicembre, il direttore sportivo del Gladbach lo difendeva dicendo:
"Rimane il miglior allenatore del Dortmund in termini di punti.
Per questo non sarebbe giusto far ricadere tutto su Lucien Favre".
Contattato nel frattempo per approdare a Marsiglia, Favre attualmente
è senza club da dicembre.
Come dice bene Seoane, è
un onore per ogni allenatore svizzero essere considerato in
Bundesliga. Lo zurighese Urs Fischer (due titoli e una coppa col
Basilea) è in corsa per le coppe internazionali alla guida
dell’Union di Berlino che ha portato in Bundesliga per la prima
volta nella storia. Il vallesano Martin Schmidt (ex-Raron e Thun U21)
ha già allenato Mainz, Wolfsburg e Augsburg ed è appena tornato al
Mainz in qualità di direttore sportivo. Due nomi che non potranno
accedere alla corte del Gladbach sono i tedeschi Othmar Hitzfeld e
Joachim Löw? Ebbene, Hitzfeld (attaccante, due stagioni a Lugano, 35
reti in 55 partite), oggi settantaduenne, si gode la pensione: iniziò
ad allenare lo Zugo (promozione in LNA) per passare all’Aarau (una
coppa) e al Grasshoppers (due campionati), prima del Bayern, del
Dortmund e della nazionale rossocrociata. Joachim Löw si trova al
timone della nazionale tedesca dal 2006: giocò a Sciaffusa,
Winterthur e Frauenfeld, che poi iniziò ad allenare prima di essere
chiamato da Rolf Fringer come assistente allo Stoccarda. Come
Hitzfeld, “Jogi” ottenne i patentini di allenatore in Svizzera: a
qualcosa, la nostra formazione servirà.