Si sta allenando ancora da solo, lontano da quelli che erano i suoi compagni, lontano dalla squadra che sta preparando la partita di domenica a Cornaredo contro lo Zurigo.
Certo, come ha detto Mattia Croci-Torti, Reto Ziegler si cambia nello spogliatoio del Lugano, ma in questo momento la situazione non è ancora stata risolta.
Si pensava che con l’inizio della settimana l’ex difensore della nazionale potesse tornare ad allenarsi con il gruppo e invece non è stato così. Forse se l’aspettava anche lui, visto che chi lo conosce bene aveva captato un certo ottimismo.
Si resta così alle dichiarazioni del direttore sportivo Carlos Da Silva di ormai quasi due settimane or sono.
“Provvedimento disciplinare”. Due parole che in questo caso pesano come un macigno, che sembrano una sentenza.
Perché Ziegler non è ancora rientrato? Cos’è realmente successo? Ha ragione chi crede che il giocatore non vestirà più la maglia del Lugano?
Tutte domande che circolano insistenti nei paraggi di Cornaredo.
Il fatto di non aver accettato la panchina a Lucerna e la sua reazione non sono piaciute al club. Difficile però ipotizzare che si sarebbe arrivati a questa lunga esclusione.
In questi giorni il CEO bianconero Martin Blaser è stato a Chicago per sbrigare delle questioni legati al club americano, di cui è diventato anche “President of Business operations dei Fire”.
Si pensava che questo viaggio potesse aiutare a risolvere anche la situazione Ziegler e invece non è stato così.
Decideranno a Lugano, ci fanno sapere. Chicago non c’entra. Da Silva ha divulgato la notizia e ora sarà lui a gestirla in prima persona. Meglio così verrebbe da dire.
Domani Mattia Croci-Torti è atteso per la consueta conferenza stampa pre-partita e forse allora ci sarà qualche notizia in più.
Dopo la partita contro lo Zurigo, i bianconeri sono attesi dal doppio impegno casalingo contro il Winterthur: poi arriverà la lunga pausa.
Forse prima di allora avremo una risposta ai tanti interrogativi.