CALCIO
"Resto ottimista e orgoglioso di questo Chiasso"
Parla Ninni Corda, Direttore Tecnico dei rossoblù in piena crisi finanziaria
Pubblicato il 05.11.2022 09:15
di Enrico Lafranchi
Ninni Corda è ottimista, si mostra fiducioso nella lotta che il Chiasso sta intraprendendo per sopravvivere. Meglio detto, per continuare la sua gloriosa marcia di club, l’unico tra i "grandi" del nostro cantone a non avere conosciuto ad oggi l’onta del fallimento.
Nella città di confine ci si sta impegnando a mille per cercare di sventare, perlomeno fin dove è possibile, la crisi che attanaglia la società. È tutto chiaro in via Prima Agosto: non ci sono misteri, la situazione è disperata. C’è al momento una sola certezza: il Chiasso continuerà a schierare i suoi baldi ragazzi in campo. Nel rush finale di questa prima parte di stagione restano da giocare quattro partite: Bavois (oggi al Riva IV), Etoile Carouge, Breitenrain, Bulle. Da questo punto di vista avere una visione rosea non è utopistico anche perché la squadra di Cau e Tirapelle è una delle poche ad avere avuto la meglio sulla capolista Lucerna II.
Per contro il discorso a livello societario è scoraggiante. Se il Chiasso non riuscirà a trovare i soldi per togliersi dai guai rischia di dovere ripartire (come è stato il caso per il Bellinzona e il Locarno) dal calcio regionale. Corda, non ci si fraintenda, sa benissimo che aria tira dalle parti dello stadio. Ha intrapreso questa ‘avventura’ con entusiasmo e coraggio. Comprensibile che non stia vivendo bene neanche lui, da direttore tecnico, questo caotico momento.
Per cominciare, la partita col Bavois si gioca?
“Perché non la dovremmo giocare?”
Quindi il vostro campionato continua regolarmente?
“Certo, ci mancherebbe altro!”.
È già una bella notizia. La squadra sta reagendo bene sul campo: 
“Il Chiasso è una bella realtà. Stiamo facendo benissimo, non solo bene. Siamo molto soddisfatti, sia dello staff tecnico che dei giocatori”.
Contro il Bavois sarete al completo? 
“Purtroppo no, abbiamo di nuovo tanti giocatori fuori. Ma sono sicuro che chi andrà in campo darà come sempre il massimo”.
L’ambiente è sereno e tranquillo? 
“Siamo orgogliosi di quello che stiamo facendo”.
Ninni, non è che possiamo fermarci ai preliminari, ne parlano tutti dei vostri problemi. 
“Mercoledì 16 novembre è in programma l’assemblea straordinaria degli azionisti. Noi pensiamo a lavorare sul campo, non ci facciamo condizionare da queste cose”.
Avete gli stessi ‘problemi’ della precedente proprietà? 
“Non lo so, io mi occupo della parte tecnica. Sono al corrente che le due componenti, tramite i rispettivi avvocati, stanno cercando di fare quadrare il cerchio”.
È fondamentale rimanere ottimisti? 
“Assolutamente sì!”.£
La sua speranza? 
“Sarebbe un peccato che le cose non si potessero sistemare. Il Chiasso è un ‘gioiellino’ di squadra che sta facendo molto bene. Io penso sempre nel bene”.
Il Chiasso per il suo passato, la passione e l’affetto dei tifosi non merita di sprofondare in rosso. È d’accordo?
“E come no. Il Chiasso ha un passato gloriosissimo. Il suo futuro si prospetta molto difficile ma io ci credo fermamente. Continuiamo a giocare perché crediamo nella forza di questo gruppo straordinario”. 
L’entrata allo stadio è sempre gratuita? 
“Anche l’anno scorso non si pagava il biglietto. Il nostro intento è di permettere ai tifosi di assistere alle partite. Non sono molto numerosi ma il loro amore per la squadra del cuore è infinito”.  
Speriamo che si riesca a scongiurare il fallimento. Possibile che una cittadina come Chiasso, forte a livello finanziario, economico ed industriale, non muova un dito per evitare il naufragio della propria squadra di calcio, di una società che ha titolato lo stadio comunale al grande Puci Riva? Che tristezza!