CALCIO
"Mai pensato alla promozione. Bellinzona? Avversario ostico"
Parla Anthony Braizat, tecnico dello Stade Losanna che oggi ospita il Bellinzona
Pubblicato il 05.11.2022 09:34
di Enrico Lafranchi
Lo Stade Losanna punta a riconquistare la vetta della classifica che ieri è stata provvisoriamente occupata dal Wil. I sangallesi sono andati a vincere a Thun (una delle tre reti l’ha messa a segno l’ex rossoblù Sofian Bahloul), i vodesi ricevono oggi la visita del Bellinzona. Per i granata è importante non staccarsi dal treno delle prime quattro. La gara alla Pontaise è di grande importanza perché hanno la possibilità di ridurre lo scarto dal Losanna, in crisi di risultati (non è andato oltre lo 0-0 con lo Sciaffusa), loro prossimo avversario.
Lo Stade sta imprimendo il proprio marchio sul campionato, è una squadra giovane, pratica un bel calcio, è attrezzata tecnicamente, gioca a viso aperto e sa difendersi con ordine. L’abbiamo vista giocare al Comunale, è forse quella che più di tutte ha lasciato il segno.
Anthony Braizat, ex Servette e Yverdon, l’anno scorso era alla guida dello Stade Nyonnais. Ricorderete le polemiche che si erano accese al Comunale con la banda di Nyon, il mister se ne era però distanziato chiaramente e oggi guarda con grande rispetto la compagine granata e ne prende atto della sua forza.
Allo Stadio Olimpico la sua squadra, dopo tanto girovagare, beneficia ora di strutture di prim’ordine ed è circondata da molte simpatie. Vi lasciamo immaginare l’entusiasmo che ha sollevato la vittoria nel derby con il ‘grande’ Losanna. Per il tecnico francese parlare è importante, è molto stimato e apprezzato, cerca costantemente il dialogo con i ragazzi. Vista la sua disponibilità verso i media ne approfittiamo per scambiare con lui quattro chiacchiere.
È una sorpresa per lei vedere i suoi ragazzi ai vertici della Challenge League? 
“A dire il vero siamo partiti senza sapere dove potevamo arrivare. Mi sono reso conto subito di avere una squadra molto giovane, l’ho vista crescere di giorno in giorno, match dopo match. È una questione di fiducia reciproca tra staff e giocatori. Oggi siamo soddisfatti del lavoro effettuato. Faremo di tutto per continuare su questa strada”.
Tra l’altro avete vinto il derby con il Losanna...
“Beh, sappiamo che il Losanna sarà sempre la squadra della città mentre noi resteremo il “piccolo Losanna”… Diciamo che la vittoria l’abbiamo cercata fino all’ultimo minuto (gol-partita al 92’). Per dare freschezza alla manovra offensiva abbiamo portato in campo tre nuovi giocatori, è così che la partita è girata a nostro favore”.
Ma poi avete perso nettamente dal Vaduz: che cosa vi è successo? 
“Non siamo riusciti a entrare in partita, bravo il Vaduz! Questa pesante sconfitta (5-1) in fondo ci è servita da lezione. Ci siamo rimessi subito in piedi”.
C’è l’ambizione di salire in Super League?
“Sinceramente detto non abbiamo mai affrontato questo discorso, né con i dirigenti, né con lo staff e i giocatori. Ci limitiamo a prendere atto dei risultati (e del bel gioco, ndr). Per noi è importante avere continuità, stiamo parlando di un campionato duro e difficile in cui nulla può essere dato per scontato. Ovviamente cercheremo nel limite delle nostre possibilità di sempre tirare fuori il meglio di noi. Il cammino è ancora molto lungo e aperto”.
Come vede la partita col Bellinzona? 
“Sappiamo che è una buona squadra, la rispettiamo enormemente. Ha battuto compagini forti come il Losanna, il Wil e l’Aarau. Ho visto la partita con l’Yverdon, hanno colpito pali e traversa… sono stati davvero sfortunati. Che partita sarà quella odierna?  È vero che noi in Ticino abbiamo vinto 4 a 1, ma non credo si debba parlare di ‘rivincita’ a questi livelli. Loro verranno qui semplicemente per vincere, è normale. E noi dobbiamo evitare che ciò accada: scenderemo in campo con lo stesso obiettivo. Mi posso però immaginare che ci attende un compito arduo, il Bellinzona è un avversario difficile da aggirare”.