OFFSIDE
Difficile dire chi stia peggio...
Ambrì e Lugano non escono dai loro momenti negativi: stasera ultime partite prima della sosta
Pubblicato il 05.11.2022 10:28
di L.S.
Difficile trovare le parole. O le giustificazioni.
L’Ambrì ha perso la sua settima partita consecutiva, il Lugano (che stasera ospita il Bienne) non riesce mai a vincere due partite di fila e crolla inesorabilmente nel terzo tempo.
I bianconeri a Kloten non hanno nemmeno giocato male, almeno per due tempi sono stati superiori ai padroni di casa, che diciamolo chiaramente, non sono proprio dei mostri.
Le statistiche parlano chiaro, il Lugano ha tirato molto di più e ha avuto diverse occasioni in powerplay.
Tutto inutile, tutto gettato al vento. Spesso per imperizia, giusto dirlo.
Basta un episodio sfavorevole e la squadra si accascia, non riesce più a reagire.
E anche quando gioca benino, il Lugano dà la sensazione di faticare tantissimo per fare gol. Ha ragione Gianinazzi che dice “se produci tanto e non segni, poi diventa tutto più difficile”. Maledettamente difficile.
Soprattutto per una squadra ormai in chiara crisi di fiducia e di identità. Sì, perché nonostante il cambio di allenatore e un gioco che si vuole più propositivo, questa squadra manca ancora di quella caparbietà fondamentale in un gioco come l’hockey.
Ribaltati un’altra volta nel terzo tempo, come accade quasi sempre. Non è successo, per poco, anche nel derby, dove però la fortuna del Lugano è stata quella di avere di fronte un Ambrì che in questo momento ha problemi forse addirittura più grossi di quelli dei bianconeri.
Sì, perché la squadra di Cereda, che stasera a Rapperswil batterà il record di panchine di Pelletier (296, avendo vinto però 121 partite contro le 130 del canadese), sembra svuotata di quella convinzione che l’aveva sorretta a inizio stagione.
Cereda spinge sul refrain dell’identità, della necessità di reagire: “Questa sera mi aspetto una reazione”.
Se l’aspettano un po’ tutti, per non allungare una striscia negativa fino a poco tempo fa impensabile e preoccupante.
I leventinesi sembrano avere un altro problema, quello legato alla gestione del risultato. Era successo a Lugano, oltretutto contro una squadra in crisi di fiducia, è successo anche ieri sera contro lo Zugo, dove aver inserito Conz in porta non è sembrata una grande idea.
La squadra del Cere non riesce a cavalcare l’onda positiva, quella che nell’hockey chiamano un po’ stucchevolmente “momentum”.
Sì, un momentum che all’Ambrì non sembra mai favorevole, nemmeno quando l’inerzia della partita sembra dalla sua parte.
Un bel problema, che prima o poi, come dice il tecnico dell’Ambrì, verrà risolto con una vittoria. Un po’ come sta succedendo con i derby.