HOCKEY
Un Lugano che sta lentamente crescendo
Con Gianinazzi si inizia a intravedere qualche miglioramento: la strada è ancora lunga
Pubblicato il 06.11.2022 17:31
di Marco Maffioletti
Il Lugano affronta la pausa in dodicesima piazza. Arcobello e soci hanno conquistato 21 punti in 19 partite. Ovviamente ci si aspettava parecchio di più. I primi 2 mesi scarsi della stagione sono stati complicati, a volte un vero calvario. Un calvario che ha portato all’allontanamento di Chris McSorley, rimpiazzato con Gianinazzi. Sotto la guida del canadese i bianconeri non hanno mai entusiasmato, ciò vale non solo a livello contabile, ma pure per quanto riguarda la qualità del gioco. Squadra molle, sfiduciata, con poche idee. La rottura tra il tecnico e i giocatori era insanabile. Giusto dunque optare per il cambio di guida. Una scelta coraggiosa, che però in fin dei conti si sta rivelando giusta. Intendiamoci, il Lugano è ancora lontano dal rendimento sperato e forse anche dovuto, ma con Gianinazzi ha aumentato la qualità del prodotto offerto e il giovanissimo e inesperto coach si sta facendo valere.
Sarà un cammino molto lungo, doveroso e necessario armarsi di pazienza e accettare le difficoltà del caso. Gianinazzi si è ritrovato all’improvviso tra le mani una squadra spenta e piena di cocci rotti da ricomporre. Nemmeno con il nuovo allenatore si è riusciti a finora a conquistare due vittorie di fila, ma perlomeno nelle ultime uscite le sconfitte si alternano alle vittorie e alcuni elementi, uno su tutti Arcobello, stanno lentamente tornando a livelli accettabili.
Gianinazzi si sta dunque rivelando un buon chirurgo e l’entusiasmo alla Cornèr Arena, così come il seguito nelle trasferte sta ritornando. Riuscire a scalare la classifica e centrare la top six sarà un’impresa titanica, quasi proibitiva, l’obiettivo ora deve essere un posto nei pre-playoff, compito ampiamente alla portata dei sottocenerini.
Tra i singoli, per quel che concerne i nuovi innesti, sugli scudi il portiere Koskinen, Bennett, Marco Müller e Andersson, con questi ultimi due anche frenati da infortuni. Una citazione se la merita ovviamente anche il giovane Zanetti, la vera sorpresa fin qui assieme a Bennett.
Tra le delusioni si può annoverare il difensore finlandese Kaski, davvero deludentissimo e flop clamoroso. Gerber e Patry finora non hanno dato alcun surplus al potenziale della squadra. Gli altri più o meno stanno facendo il loro senza lode e senza infamia.
I “vecchi”? Gia detto di capitan Arcobello, che dopo un inizio davvero non edificante sta migliorando, anche Fazzini non sta rendendo come dovrebbe. C’è da sperare che la rete ottenuta contro il Bienne, appena la terza stagionale, dia nuova linfa al numero 17. Idem Thürkauf, ben lontano dall’essere il fortissimo elemento ammirato l’anno scorso.
In difesa è lecito attendersi un aumento di regime da parte di Alatalo. Entrambi sono stati convocati in Nazionale, chissà che questo fatto non li aiuti a ritrovare lo smalto migliore. Il Lugano per veramente risalire la china, ha assolutamente bisogno di questi giocatori al top della loro arte.