CALCIO
"Il Bellinzona che mi aspettavo"
Anthony Braizat, tecnico dello Stade Losanna, torna sulla sfida vinta contro i granata
Pubblicato il 07.11.2022 07:51
di Enrico Lafranchi
Non ci sono fabbriche di sogni a Losanna. Perlomeno alla Pontaise. Lo Stade ha ripreso il primo posto in classifica che gli era stato soffiato venerdì dal Wil. Nessuna sorpresa perché la sua partita l’ha disputata il giorno dopo. E sabato è tornato, solo soletto, sulla vetta. C’è però da dire che in casa vodese i piedi sono ben piantati per terra, nessuno ha in animo di ‘progettare’ una promozione in Super League. Lo ribadisce mister Anthony Braizat che già ce lo aveva precisato alla vigilia della gara con il Bellinzona. Se poi l’occasione dovesse presentarsi è un altro discorso, sono diverse le squadre che hanno voglia di promozione. Se ne potrà al caso parlare a tempo debito, ma in modo discreto. Adesso Braizat è pienamente soddisfatto di allenare una squadra che pratica del bel calcio e dimostra un gran carattere rispetto ad altre che stanno perdendo praticità e smalto. In tutta umiltà aiuta i suoi ragazzi, giovani che hanno davanti dei margini di crescita e giocatori più esperti che ci mettono, pure loro, una grande abnegazione. Un gruppo decisamente in sintonia con i pensieri di chi lo guida. Il tecnico francese ha preparato la partita con i granata pensando di imporre il gioco, non  di subirlo. Detto e fatto. Vediamo qual è la sua “radiografia”.
Che partita è stata dal suo punto di vista?
“Sicuramente non facile perché il Bellinzona oltre a difendersi bene si è rivelato pericoloso in contropiede”.
L’aveva prevista così? 
“Nel primo tempo ci ha messo un po’ in difficoltà nelle ripartenze. Se non siamo riusciti a rompere il ghiaccio è anche a causa della nostra sterilità in fase offensiva. Loro hanno avuto una sola occasione da gol con Pollero”.
Vi sono occorsi 60 minuti per fare la differenza: 
“La partita l’abbiamo sempre fatta noi, abbiamo avuto la possibilità di arrotondare a più riprese il punteggio”.
Sul 2-1 ha temuto il peggio? 
“Beh, le partite terminano al triplice fischio dell’arbitro. In vantaggio di due gol, nella parte finale ci siamo un po’ lasciati andare. Dovevamo rimanere più concentrati e mantenere una maggiore intensità nel gioco offensivo”.
In definitiva una vittoria meritata? 
“A livello di gioco, di pericolosità e palle-gol penso proprio di sì. Lo dico senza nulla togliere al valore dei nostri avversari. Noi abbiamo avuto 5 occasioni e realizzato 2 reti, loro 2 (una anche con Samba, subito in avvio, ndr) e un gol. Posso confermare che si è trattato di un match molto serrato, con speciale riguardo ai primi 45 minuti”.