La
rivoluzione come è noto non è un pranzo di gala, ci vuole forza ma anche
pazienza e astuzia. In Serie A e in Premier tira aria
di cambiamento. Ci sono pretendenti al titolo che vogliono sovvertire
i pronostici. Certo il cammino è ancora lungo e la variabile
Mondiale aleggia minacciosa. Ma Napoli e Arsenal fanno
sul serio, sono in testa alla classifica e la loro marcia è convinta
e senza timori. Sono squadre che veleggiano sospinte dal vento della
gioventù. Sono ambiziose e sfrontate, giocano un bel calcio e
suscitano un consenso unanime.
Il
Napoli si impone di prepotenza. Non conosce altra parola che
quella della vittoria. Non aspetta l'avversario, lo aggredisce. In
casa o in trasferta lo spartito è sempre lo stesso, detta il ritmo
e conduce la partita, si muove in scioltezza. La gestione societaria
è esemplare. In estate è stato ridotto il monte ingaggi e la
campagna acquisti ha il segno positivo di un attivo. Una competenza e
una lungimiranza fuori dal comune. Il valore patrimoniale della rosa
è cresciuto a dismisura, basti pensare a quanto potrebbero essere
ceduti giocatori come Osimhen o Kvaratskhelia. Spalletti sembra
essere il timoniere giusto. Ha trovato l'ambiente ideale. Dirigenti e
atleti lo seguono convinti. Lo scudetto lo proietterebbe
legittimamente nella storia. Il tricolore a Napoli, fino ad ora, è
arrivato solo grazie al calciatore più forte di tutti i tempi: Diego
Armando Maradona.
L'Arsenal
stupisce. Il livello della Premier è altissimo e la concorrenza è
oltremodo spietata. Ma i londinesi meritano il primato. Negli ultimi
anni la costruzione dello stadio ha necessitato di notevoli
investimenti. Ma nelle recenti sessioni di mercato non si è badato a
spese. Il piano è preciso: dentro la gioventù e via la vecchia
guardia. La scommessa era quella di quella di costruire una
formazione con un'età bassa. L'allenatore è Arteta, non è più un
emergente, è una conferma. Xhaha dirige l'orchestra in maniera sapiente, sulla trequarti Odegaard, Martinelli e Saka sono imprendibili,
il centravanti è uno dei migliori in circolazione: Gabriel Jesus.
Il
problema del Napoli si chiama Milan; quello
dell'Arsenal è il Manchester City.