Calcio regionale
Ascolto Tutti
Attaccante del Rapid Lugano e non solo
Pubblicato il 13.11.2022 05:02
di Angelo Lungo
Claudio Potenza, 42 anni, preferisce farsi chiamare Claude Tenzà. Il calcio è una sua grande passione, milita nel Rapid Lugano, nella categoria Seniori 30+. Ma è un personaggio versatile, uno di quelli che non finisce di stupire, viaggia per la vita con profondità e spensieratezza, è orientato verso il prossimo.
Cosa rappresenta per lei il calcio?
“Lo pratico da quando avevo 8 anni. Ho sempre voluto inseguire il pallone. Avevo smesso a seguito di un grave infortunio. Poi ho visto in azione Baggio, all'età di 25 anni, e ho avuto una sorta di illuminazione. E ora eccomi felice quando scendo in campo per la mia squadra”.
Il Rapid Lugano.
“Esatto. Un'esperienza bellissima. Un altro infortunio mi ha tenuto fermo per due anni. Ma non volevo mollare, ho fatto sacrifici, ma che soddisfazione. Mi sono riscoperto e ritrovato. Sono entrato in una sorta di dimensione esistenziale”.
Il suo ruolo?
“Attaccante. Sono solo e pronto a sfidare le difese avversarie. Punto alla porta. E mi sento sempre megilo e a mio agio. Ha fatto anche l'allenatore. Ma il profumo dell'erba è troppo inebriante. In campionato non andiamo molto bene, ma siamo ai quarti di finale della Coppa Ticino. E abbiamo un sogno nel cuore: alzare il trofeo”.
Il calcio regionale fa discutere, non mancano episodi di violenza.
“Spiace ed è molto triste. Sono cose da evitare. Non devono succedere. Va bene la partita. Non si dovrebbe dimenticare che si tratta di una partita di calcio. Lotta sì, ma non rissa. Dovremmo essere maturi e presenti a noi stessi. Bisogna privilegiare l'aspetto sociale e integrativo. Certo lo spirito agonistico, ma niente esagerazioni”.
Come concilia il calcio con il resto della sua vita?
“Non è semplice. Sono sposato e sono un padre orgoglioso e fiero. Ho trovato un equilibrio psico-fisico. La volontà di fare tutto bene non mi manca. Procedo con entusiasmo e con tanta speranza”.
Che lavoro svolge?
“Opero nell'ambito sociale. Lavoro con gli anziani. Una professione bellissima e che mi dà enormi gratificazioni. Il contatto con queste persone fa capire tante cose. Ogni giorno è diverso, tutto ricomincia e tu devi essere pronto a esserci”.
E poi c'è L'Ascolto per Tutti.
“Ho creato un canale su YouTube e una pagina su Facebook. Mi sono scoperto un lettore. Do l'opportunità di ascoltare storie. Le scrivo io, oppure leggo libri famosi. Lo faccio da casa, circondato dall'amore e dall'affetto dei miei figli, sono loro che mi ispirano”.
Non si ferma mai.
“Sento di avere forza ed energia. Quando leggo è come quando gioco, mi pare di volare alto. Che emozione interpretare generi diversi e immedesimarsi nei personaggi”.
Per tornare al calcio, chi vincerà i Mondiali?
“Il Brasile, il suo stile di gioco mi ha sempre affascinato. Ma penso che la Svizzera stupirà e farà strada. La squadra è compatta”.