Leggiamo la stampa mondiale. Sembrerebbe
che a soli due giorni dall’inizio della fase finale della Coppa del Mondo, la
controversa regola dell'alcol negli stadi di calcio del Qatar venga inasprita.
Il “Daily Mail” inglese
riporta che la famiglia reale del paese voglia spingere la Fifa a vietare
completamente la distribuzione di alcolici negli stadi. In precedenza, era
stato deciso che la birra poteva essere acquistata in alcune "zone alcoliche" prima e dopo le partite.
L’azione ci ricorda un po’ la
Svezia, dove da sempre gli alcolici possono essere acquistati solamente – come
da noi le medicine in farmacia – nei negozi del sistema statale Systembolaget.
Ora i “katari” avrebbero esercitato
notevoli pressioni sulla Fifa per bloccare la vendita della birra negli otto
stadi del torneo.
Secondo il “Times” sembra
fattibile questo blocco delle vendite anche in zona Cesarini. Il “New York
Times” scrive che la Fifa ha già fatto una concessione al fratello del sovrano
del Qatar questa settimana. Quest'ultimo aveva chiesto che gli stand della
Budweiser fossero spostati in posizioni meno visibili dello stadio.
Il problema che si pone,
adesso, diventa un altro. Secondo quanto riferito, ciò porterebbe la Fifa a
violare un contratto multimilionario con la birreria numero uno al mondo,
l’Anheuser-Busch con la sua marca Budweiser.
Al di là di ciò, bisogna
sapere che in Qatar, comunque una birretta che accompagni la visita allo stadio
costa almeno dieci franchi se non di più. Una bottiglia di gin vicino ai 100. A
questo punto, tanto vale che il Mondiale l’avessero dato al paese scandinavo…