CALCIO
Un Bellinzona troppo arrendevole
Brutta sconfitta interna per i granata contro il Thun di Lustrinelli: la strada si fa in salita
Pubblicato il 19.11.2022 12:17
di Enrico Lafranchi
Nuova deludente prestazione della squadra di Raineri e quinta sconfitta casalinga. Una sconfitta pesante, non solo nel risultato (1-3) ma anche, e soprattutto, per quello che riguarda l’immediato futuro di una squadra partita con grandi ambizioni. È in questo contesto che va giudicata la partita col Thun. Si può parlare di flop anche se i giocatori ce l’hanno messa tutta nel tentativo di raddrizzare un risultato che a poco meno di un’ora dal fischio d’inizio del pessimo Maxime Odiet era ancora alla loro portata. Ma dopo l’1-1 di Matoshi (in fuorigioco?), che firmerà una tripletta sorprendendo ogni volta una difesa incapace di coprire i ‘buchi’ venutisi a creare davanti a Kiassumbua, non c’è più stata partita.
Raineri, secondo strategie già applicate in altre gare, ha abbassato il baricentro permettendo ai bernesi di prendere in mano il pallino del gioco. Va però anche detto che già nei primi 20/30 minuti il Thun si era mosso molto bene sull’out mettendo in difficoltà, con Ndongo e lo stesso Matoshi (classe 2003) la retroguardia dei padroni di casa rimasta inviolata solo grazie a un paio di interventi in scivolata di Centinaro e Izmirlioglu.
 Andati in vantaggio al 48’ con una rete del redivivo Pollero su azione di calcio d’angolo i ragazzi (in completa tenuta bianca) si sono incomprensibilmente tirati indietro proprio nel momento in cui gli ospiti sono entrati decisamente in partita, senza più limitarsi a rendersi pericolosi nelle ripartenze, ma incentrando il gioco sul velocissimo numero 10 Oberlin che ha galoppato a tutto campo senza mai fermarsi ed essere fermato! Lustrinelli facendo salire i suoi ha vinto una partita che il Bellinzona non avrebbe mai dovuto perdere. Sta qui la carta vincente dei viola (la migliore squadra vista finora) in grado di chiudere molto bene gli spazi quando necessitava e brava in seguito a dettare il gioco.
Tosetti è categorico: “Bisogna analizzare bene ogni aspetto, non è la prima volta che ci succede (partenza sparata, vantaggio di una rete poi 3-4 gol sul groppone, ndr). Se vogliamo chiudere bene l’anno dovremo assolutamente conquistare i 3 punti a Sciaffusa”.
Continuando di questo passo la promozione diventa una chimera: “Chiaramente quello che abbiamo fatto stasera non è abbastanza”.
Non è che state illudendo i tifosi continuando a parlare di Super League? “Sinceramente no se consideriamo la qualità che c’è in squadra e come ci alleniamo in settimana. Se poi queste ‘virtù’ non vengono espresse sul campo è un altro discorso. Dobbiamo migliorare, c’è comunque tutto un girone di ritorno da disputare: 18 partite oltre all’ultima dell’andata. La promozione è il nostro sogno, è giusto crederci sino alla fine”.
Il numero 11, che si è mosso bene a centrocampo e sull’out, è stato sostituito da Manis. Anche l’entrata in campo di Samba (chi l’ha visto?), chiamato dal mister a sostituire Andrea Padula, ha lasciato il tempo che trova. Grande prestazione per contro (non è più una novità!), di Thomas Chacon miglior uomo in campo. Gli sono andati addosso in due o tre alla volta: atterrandolo, falciandolo, buttandolo fuori dalla linea di demarcazione. Sempre sotto gli occhi di Odiet. Tutto normale per il direttore di gioco di… Porrentruy!
Passare dai volti scuri di casa ACB a quelli gioiosi dei bernesi è questione di due o tre passi… Mauro Lustrinelli da persona educata non si fa attendere: “È stata per me una partita speciale, la prima al Comunale da allenatore. Reputo che abbiamo fatto una buona gara a livello difensivo, concedendo pochissimo salvo il gol su palla ferma. Già nel primo tempo ci siamo creati tre o quattro situazioni interessanti mancando però l’ultimo passaggio. Segnando tre reti abbiamo infine dimostrato di possedere una personalità frizzante e battagliera”.