NEUROMONDIALI
Dove si narra del fuoco, delle ginocchia e di un inganno omerico
Giornata 1 dei NeuroMondiali
Pubblicato il 21.11.2022 06:00
di Giorgio Genetelli
La cerimonia di apertura si è svolta senza problemi, anche se un po’ d’ansia c’è stata nel momento in cui il Liberio ha presentato il Gioco del Fuoco, quando cioè la povera capra bendata e col pallone legato sulla groppa ha dovuto saltare un braciere dove ardeva, secondo lo scenografo, la fiamma della fratellanza. Si era fissato su quel tema, dopo anni duri di pandemia e guerra. Che peraltro lui aveva trascorso come se niente fosse, immaginando cose nuove.
C’è stato anche il discorso del sindaco, che ha toccato argomenti anche importanti quali la necessità dell’inclusione di chi viene da fuori, interrotto da un proditorio “tienili a casa tua”, lanciato da qualcuno in fondo alla piazza e che ha chiuso il tema in modo un po’ brusco.
Poi, dopo un parapiglia sui massimi sistemi, finalmente si è giocata la prima partita, Campì – Risere, su un campetto a forma di romboide con un sentiero in mezzo. Gli spettatori, scettici e non molto neutrali, hanno visto le ginocchia nude del Vezio colpire per caso il pallone e segnare il primo gol per i Campì. La sua mamma si è commossa, non lo vedeva mezzo nudo da quando a tre anni gli fece il bagnetto per l’ultima volta. La donna si è perfino messa a cantare una canzoncina che parla di un emigrante che quando torna non trova più nemmeno la casa, altro che.
La partita ha rischiato di tradire le attese a causa dell’esagerato fairplay della prima ora, che ha cloroformizzato l’agire dei signorotti della Risere, che abitano tutti nel solo palazzo della zona e che quindi pensano di non dover infierire. Quelli dei Campì, che è una delle banlieu più disagiate, sono rimasti spiazzati dalla correttezza avversaria. Poi è arrivato il gol del Vezio e, finalmente liberati, ne sono seguiti altri cinque. Mentre transitavano sul sentiero tra una porta e l’altra una decina di pecore del Gruosso, lo scaltro De Uono camuffato come Ulisse ha messo dentro il gol della bandiera, causando anche qualche discussione inutile, tanto non c’è l’arbitro.
Infine c’è stata la festa in piazza dove quasi tutti, verso mezzanotte, si sono sentiti qualcun altro a causa del bere, che durante la partita non si può ed è stata una cosa seccante. Questa cosa sarà da rivedere nei prossimi giorni, per placare gli animi.
 
Risultati
Ieri
Gruppo A: Campì – Risere 6-1
Oggi
Catmon – Vign (forse)