CALCIO
Che belli i maxi recuperi!
La Fifa vuole giocare di più e ha tutte le ragioni del mondo: vedremo se la Uefa seguirà
Pubblicato il 23.11.2022 09:01
di L.S.
Il discorso dei maxi recuperi tiene banco quanto la sconfitta dell’Argentina nella partita d’esordio contro l’Arabia Saudita.
Mai avevamo visto, a meno di clamorosi interventi medici, recuperi tanto lunghi. Una media di 15 minuti o più a partita. Ma cosa sta succedendo? Se lo chiedono i tanti tifosi calciofili, abituati agli striminziti 3-4 minuti finora applicati nelle competizioni Uefa.
La Fifa, sotto la spinta di Infantino e Collina (ricordiamoci che con lui lavora da anni anche il nostro Massimo Busacca), ha deciso di dare un giro di vite al gioco del calcio.
Non più partite con un tempo effettivo di 40-45 minuti: se una partita di calcio dura 90 minuti, è inammissibile che si giochi così poco.
Troppe le interruzioni e soprattutto il tempo perso volontariamente, con sceneggiate a volte stucchevoli.
Portieri che si buttano per terra e ci restano dopo una comodissima parata, secondi interminabili per recuperare un pallone finito in tribuna, raccattapalle che in certi momenti agiscono al rallentatore, lunghezza di cambi esasperati e giocatori che restano a terra per ogni minimo contatto.
Chi ama il calcio si sarà accorto che si stava andando verso una pericolosa deriva che certo non aiuta l’immagine dello sport più popolare al mondo.
Ebbene, questo Mondiale dev’essere finalmente un punto di partenza per una nuova éra, quella in cui il tempo effettivo di una partita di calcio sia perlomeno accettabile.
Ogni secondo perso verrà recuperato, è questo lo slogan della Fifa. Così le partite possono avere anche code di 15 o 20 minuti.
Era ora, verrebbe da dire, anche perché durante quei “mini” recuperi a cui eravamo finora abituati, si giocava pochissimo e il nervosismo tra i giocatori, proprio in quei frangenti della partita, si acutizzava in maniera pericolosa.
Ora la curiosità sarà vedere se questa tendenza si manterrà anche nei vari campionati e nelle competizioni per club della Uefa. Sarà veramente così? Non è scontato, anche perché tra le due grandi istituzioni non corre buon sangue ed è difficile immaginare che la Uefa sia felice di farsi cambiare le regole del gioco dalla Fifa. Staremo a vedere.
La speranza è che questa nuova visione del calcio abbia convinto tutti e che anche i giocatori abbiano finalmente capito che perdere volontariamente tempo non porta a nulla. Anzi, può addirittura rivelarsi pernicioso. Se lo avranno capito loro, forse saremo a una svolta.
Il tutto, in attesa del reale tempo effettivo, un pallino di Infantino. Che passo dopo passo forse ci arriverà.