Il Lugano coglie il quarto successo consecutivo contro il Langnau. Una vittoria meritata, ipotecata nella prima parte, pur se nel terzo periodo i bernesi si sono rifatti sotto mettendo in difficoltà i bianconeri.
A tener banco non è però la prestazione o la vittoria degli uomini di Gianinazzi, bensì il brutto intervento di Dario Rohrbach ai danni di Arcobello al 44’. Un inutile crosscheck da dietro, decisamente pericoloso, a poca distanza dalla balaustra. Un intervento che ha messo fuori causa il capitano bianconero cozzato rovinosamente alle assi. Un brutto impatto e una scena non edificante. L’attaccante dei Tigrotti ha ricevuto giustamente una penalità maggiore e ha dovuto anticipare la doccia. Ora staremo a vedere cosa decideranno i piani alti in merito alle sanzioni.
Da anni si evocano multe più salate e sospensioni più lunghe. Rohrbach agendo così ha messo in pericolo la salute di un collega. Probabilmente non era il suo intento, ma non può passarla liscia. Urge finalmente dare un segnale forte. Stavolta non ci sono scusanti. Non si può ad esempio imputare a un giocatore così navigato come Arcobello (il 34.enne ha alle spalle oltre 280 partite di AHL, oltre 100 di NHL e quasi 400 in NL) di non sapere incassare una carica o incolparlo di avere la testa bassa o altre cose. In questa circostanza il canadese non poteva fare nulla per difendersi o limitare i danni, è stato un attacco da dietro. Poco importa se Rohrbach avesse la volontà di fare male oppure no. Agendo così sapeva di poter causare dei danni alla salute del centro ed è giusto che venga punito severamente. Continuando a infliggere le classiche miti 3 partite di squalifica e multe attorno ai 2'000 o ai 3'000 chf non si darà mai un segnale forte e la tutela dei giocatori va a farsi benedire.
Speriamo di sbagliarci, ma la sensazione purtroppo è che alla fine la sanzione di Rohrbach non si discosterà di molto dal solito.
A tener banco non è però la prestazione o la vittoria degli uomini di Gianinazzi, bensì il brutto intervento di Dario Rohrbach ai danni di Arcobello al 44’. Un inutile crosscheck da dietro, decisamente pericoloso, a poca distanza dalla balaustra. Un intervento che ha messo fuori causa il capitano bianconero cozzato rovinosamente alle assi. Un brutto impatto e una scena non edificante. L’attaccante dei Tigrotti ha ricevuto giustamente una penalità maggiore e ha dovuto anticipare la doccia. Ora staremo a vedere cosa decideranno i piani alti in merito alle sanzioni.
Da anni si evocano multe più salate e sospensioni più lunghe. Rohrbach agendo così ha messo in pericolo la salute di un collega. Probabilmente non era il suo intento, ma non può passarla liscia. Urge finalmente dare un segnale forte. Stavolta non ci sono scusanti. Non si può ad esempio imputare a un giocatore così navigato come Arcobello (il 34.enne ha alle spalle oltre 280 partite di AHL, oltre 100 di NHL e quasi 400 in NL) di non sapere incassare una carica o incolparlo di avere la testa bassa o altre cose. In questa circostanza il canadese non poteva fare nulla per difendersi o limitare i danni, è stato un attacco da dietro. Poco importa se Rohrbach avesse la volontà di fare male oppure no. Agendo così sapeva di poter causare dei danni alla salute del centro ed è giusto che venga punito severamente. Continuando a infliggere le classiche miti 3 partite di squalifica e multe attorno ai 2'000 o ai 3'000 chf non si darà mai un segnale forte e la tutela dei giocatori va a farsi benedire.
Speriamo di sbagliarci, ma la sensazione purtroppo è che alla fine la sanzione di Rohrbach non si discosterà di molto dal solito.