HOCKEY
Si vede la mano di Gianinazzi
Il Lugano vince con disinvoltura a Zugo e continua la sua grande crescita
Pubblicato il 30.11.2022 08:31
di Marco Maffioletti
Se non è stato uno dei più belli della stagione, poco ci è mancato. Il Lugano torna a casa da Zugo con 3 punti nel sacco ottenuti al termine di una prova maiuscola. Un inizio a tutto gas, con due reti ottenute nei primi due minuti e poi una gestione sapiente e convincente del vantaggio ottenuto. Nemmeno la rete incassata, con un po’ complicità di Schlegel, ha scalfito il morale dei bianconeri. Il portiere, spesso relegato al ruolo di comparsa, si merita un plauso. Dopo l’intervento difettoso, è riuscito a salire di tono e ha gestito la difficile situazione con bravura.
Gianinazzi puntando su di lui per far spazio a Kaski (anche ieri non all’altezza di quello che dovrebbe dare uno straniero) e privandosi di Koskinen ha dimostrato coraggio ed è stato ripagato. È stata una vittoria del collettivo, dove per una volta sono stati premiati anche chi solitamente non segna molto. Herburger ha potuto festeggiare il primo gol stagionale, Josephs ha invece iscritto a referto il terzo. Una bella e giusta ricompensa per le “seconde linee”. Impressionante come il Lugano, dopo qualche fase di logica difficoltà nel secondo tempo, con lo Zugo che ha spinto di brutto, sia riuscito a interpretare l’ultima frazione. I bianconeri sono riusciti ad alzare il baricentro e hanno spesso portato a spasso il disco in fase offensiva complicando la vita ai campioni in carica. Uno Zugo incapace di reagire al punto che negli ultimi 20’ la vittoria sottocenerina non è mai apparsa in dubbio.
Pochi i pericoli corsi da Schlegel. Personalità e sicurezza nei propri mezzi, questa è l’impressione lasciata da Arcobello e soci. La cura Gianinazzi è un toccasana, la squadra appare trasformata. Il Lugano attuale è tutta un’altra squadra rispetto a quella di McSorley e quella delle prime partite dell’era Gianinazzi. C’è più mordente, maggior ritmo e l’impressione che in fase d’attacco il Lugano sia molto meno prevedibile rispetto a prima.
La ricompensa parla di cinque vittorie nelle ultime sei partite. La classifica sta tornando a essere edificante, seppure il cammino sia ancora lungo e pieno d’insidie. L’impressione è che sia davvero tornata la serenità. Un atout assolutamente necessario al fine di poter progredire, e fondamentale anche per quando ci saranno dei momenti delicati. Una tranquillità che Gianinazzi trasmette anche durante le interviste, dimostrando una gran maturità in barba all’età. È ancora presto per dirlo, ma la sensazione è che la dirigenza bianconera stavolta ci abbia visto lungo.