HOCKEY
Ambrì, ora serve una reazione!
Cereda si trova forse nel momento più critico della sua gestione
Pubblicato il 30.11.2022 08:35
di Marco Maffioletti
Più sei in alto, più farà male la caduta. L’Ambrì, ancora idolatrato attorno al 10 ottobre, dopo aver raggiunto la seconda piazza, si ritrova mestamente 50 giorni più tardi al penultimo posto della classifica. I leventinesi nelle ultime 16 partite hanno vinto solamente in 3 occasioni e ora bisogna leccarsi le ferite e soprattutto cercare di fermare l’emorragia. In questa situazione delicata è imperativo cercare di capire cosa non funziona al fine di trovare gli anticorpi per rifare superficie. A Cereda e il suo staff tecnico spetta il duro compito di uscire da una situazione intricata, ma non irrisolvibile.
La classifica resta ancora corta, tutto è aperto e il tempo a disposizione è parecchio dato che siamo solo a metà della regular season. È però anche chiaro che l’inversione di tendenza non può più attendere molto, altrimenti il treno buono che porta ai pre-playoff rischia di partire senza i biancoblù. E francamente, rifare una prodezza come quella dello scorso campionato con una rimonta incredibile, è difficilmente ripetibile.
Terminare il campionato all’undicesimo o al dodicesimo posto, sarebbe sì una delusione, ma non rappresenterebbe certo uno scandalo o chissà che sorpresona. Evitare la finale dei playout (o di quel che resta) a questo punto è il primo obiettivo da centrare. Lo scrivevamo a inizio stagione, pronosticando i sopracenerini al decimo posto: “l’Ambrì è più forte, ma attenti ai facili entusiasmi, la coperta è assai corta e gli avversari si sono pure rinforzati”.
L’infortunio di Heim a tal proposito si sta rivelando un problema e ha l’effetto di una valanga. Certo, sarebbe riduttivo indicare solo l’assenza del centro bernese per spiegare le difficoltà attuali, ma è una componente non indifferente. Cereda, che si trova forse attualmente nel momento più critico della sua gestione, si sta prodigando nel tentativo di ritrovare la miscela giusta. L’importante? Lasciarlo lavorare con serenità, e in questo senso non dovrebbero esserci problemi. La maggior parte della piazza è con il tecnico e la dirigenza si è sempre schierata con lui. Fare quadrato in questo duro momento è la ricetta migliore per riuscire a risalire la china.