Qualcuno tra di voi forse
ricorda uno slogan passato in Ticino molti anni fa: prendo il panino e
anche il cinquino. Una traduzione abbastanza (volutamente) storpiata di un
detto dello schwizerdütch, il dialetto svizzero tedesco, “Der Fünfter und s’
Weggli”, cioè la moneta da 5 centesimi e la michetta. Si dice quando qualcuno
vuole due cose in una, cioè la storia dei due piccioni con una fava.
E allora, e Infantino? Questa
ce la propone la Sonntagszeitung. Se è vero che quest’estate
si diceva che il presidente della FIFA avesse spostato il suo domicilio da
Zurigo al Qatar, ebbene è una verità a... metà. Effettivamente il Gianni Mondiale
ha tolto le sue carte da Küsnacht ma con queste non è poi andato così lontano,
bensì le ha depositate nel corso del mese di giugno nel comune di Zugo.
Le ricerche del domenicale ci
portano a sapere che Gianni Infantino abita ora in un appartamento che fa parte
di un comprensorio multifamiliare grigiastro, poco lontano dal lago, con
parcheggio interrato da dove può raggiungere direttamente l’abitazione girando
la chiavetta nell’ascensore. E sulla buca delle lettere sembra esserci solo la
targhetta ”G.I.”. Che ci voglia un po’ di privacy lo capiamo.
Proprietaria dell’immobile
sono le Zuger Wasserwerken WWZ. Su richiesta, la FIFA si è esposta fino al punto
di confermare la notizia ma senza commentarla. Nessun commento nemmeno da parte
di Heinz Tännler, UDC, capo delle finanze del cantone, ex-arbitro unico nel
campionato di hockey e candidato alla successione di Ueli Maurer in Consiglio Federale.
Da ex-direttore dell’ufficio giuridico della FIFA (2004 a ’06), avrà già
incrociato l’ex-dipendente UEFA lungo i corridoi degli immensi stabili delle
federcalcio internazionali a Zurigo o a Nyon.
Stando ai "si dice", Infantino
godrebbe di uno stipendio annuo vicino ai 4 milioni, bonus esclusi; il totale
delle remunerazioni per i quadri alti dell’organo mondiale è di circa 30
milioni. Tännler dovrebbe essere lieto di salutare il neo domiciliato del
cantone che (gli) riverserebbe circa 230 mila franchi di tasse, qualcosa sopra
i 150 mila quelle comunali. Grossomodo la metà di quanto pagava a Küsnacht sul
lago di Zurigo.
Prima di approdare alla FIFA,
Infantino è stato segretario generale dell’UEFA per sette anni alla sede di
Nyon (Vaud). Abitava, leggiamo, in un paesino delle vicinanze, e qui ne
ritroviamo alcuni che sono tra i più convenienti di tutto il paese come Crassier
o La Rippe.
Nessuno può impedire a un
alto stipendiato che lavora a Zurigo di abitare in un altro cantone, quando
sappiamo che quelli limitrofi di Svitto e Zugo sono molto “convenienti” per avere
il panino e il cinquino. Le discussioni della residenza attorno al presidente
non sono nuove. A inizio anno il SonntagsBlick scrisse che egli si fosse
trasferito in Qatar. Ai colleghi di CH Media egli rispose chiaro e tondo che
invece abitava a Zurigo dove pagava le tasse.
Fino a che punto Infantino
papà, moglie e figli si fossero trasferiti in Qatar al difuori di questioni fiscali
non è dato a sapere con precisione: “Voglio essere vicino all’organizzatore dei
Mondiali e dopo la loro conclusione mi si rivedrà molto spesso a Zurigo” disse
questa primavera.
Attendiamo dunque il prossimo
rientro del presidente dalla soleggiata e calda Doha alla grigia e fresca
Zurigo – scusate, Zugo. Il prossimo transfer del presidente del calcio –
un po’ come quelli dei calciatori - non dovrebbe tardare se pensiamo alle
nazioni organizzatrici dei prossimi Mondiale nel 2026, Stati Uniti, Canadà e
Messico.
Vorrà di nuovo essere vicino
agli organizzatori. Per conto di un amico che ce lo chiedeva, rimaneva un
dubbio: andrà a Brooklyn, a Ottawa o a Città del Messico?