QATAR 2022
Scriviamo la nostra storia
Stasera contro il Portogallo è l'occasione per superare finalmente gli ottavi di finale
Pubblicato il 06.12.2022 12:07
di L.S.
Siamo venuti per scrivere la storia. Ora più che mai le parole di Pier Tami ci riecheggiano in testa.
Lo hanno fatto per giorni e giorni, duranti i quali l’obiettivo era quello di passare “semplicemente” il turno.
Prima il Camerun, con l’insidia della prima partita, poi il tema del “coraggio” contro il Brasile e poi quella “cattiveria” calcistica che abbiamo tirato fuori contro la Serbia. Con gli immancabili strascichi “politici” del post-partita.
Adesso siamo qui, dove pensavamo e meritiamo di essere.
Perché la Svizzera in questi Mondiali, ma sarebbe meglio dire negli ultimi 18 mesi, ha dimostrato di non dover aver paura di nessuno.
Abbiamo battuto Spagna, Portogallo e Francia, abbiamo lasciato fuori dal Mondiale (il colpo finale lo ha poi dato la Macedonia del Nord) l’Italia e con il grande Brasile siamo rimasti in partita fino al minuto 82.
Il passato ci insegna qualcosa, ci deve dare forza e consapevolezza, ci trasmette quella sensazione ancora inesplorata di invincibilità.
Possiamo farcela, lo sappiamo e ne siamo coscienti. Come sappiamo che non sarà facile, anzi. Ci vorrà una gara quasi perfetta, senza quegli errori che avevano messo maledettamente in salita la sfida con la Serbia.
Concentrati e cinici: il Portogallo si batte così.
E non solo perché di là c’è un certo Ronaldo. No, perché i lusitani sono da temere nel loro complesso, dall’alto della loro classe e del loro talento.
A parte il 2014, in ogni edizione del Mondiale una sorpresa è sempre arrivata in semifinale in questi ultimi trent’anni.
Tocca a noi superare quel maledetto ottavo di finale e scrivere la storia, nostra e dei Mondiali.
Il momento è adesso. Non ci sarà un domani.