Sabato il presidente
del Lugano Angelo Renzetti ha confermato l’ultimo colpo del mercato
invernale bianconero. Dopo Abubakar e Opara, il terzo rinforzo non è
niente di meno che l’ex-nazionale svizzero Reto Ziegler. Un arrivo
inaspettato che non sembra convincere tutti vista l’età avanzata
del ginevrino (35), ma basta guardare un altro caso simile nel
campionato svizzero per essere fiduciosi.
Era il 2 dicembre
scorso quando il Servette annunciava l’arrivo del francese
ex-Arsenal e Manchester City Gaël Clichy. Anche in questo caso le
reazioni erano contrastanti. In molti erano scettici e pensavano che
l’arrivo del 35enne fosse solo un colpo di marketing, che lui non
sarebbe servito. C’era anche chi pensava che l’ex-nazionale
francese fosse stato portato a Ginevra dal suo amico Senderos,
direttore delle operazioni sportive del Servette e compagno di Clichy
all’Arsenal, solo per fargli fare vacanze. Invece così non è
stato.
Il terzino, che può
anche giocare centrale sinistro in una difesa a tre, è diventato il
vero e proprio padrone della difesa del Servette. Con un Rouiller un
po’ più sottotono quest’anno, un Sauthier che è già sul
declino e un Sasso spesso infortunato, il francese ha saputo rendersi
indispensabile. Il numero 3 granata è sempre partito da titolare,
uscendo solo una volta a partita ormai già chiusa. Tra l’altro, e
non è una statistica da poco, il Servette era rimasto imbattuto in
occasione delle sue prime sei presenze (3 vittorie e 3 pareggi).
Niente male, vero?
Ma allora cosa
c’entra Reto Ziegler con Gaël Clichy? A livello dell’età,
prima di tutto, entrambi sono 35enni. Inoltre, tutti e due sono degli
ex-nazionali che hanno giocato un mondiale con Svizzera o Francia. Se
guardiamo il loro profilo a livello più tecnico, vediamo che i due
ricoprono lo stesso ruolo: terzini sinistri che possono giocare in
una difesa a tre. Anche le loro carriere si assomigliano anche al di
là della loro longevità: entrambi hanno giocato in Inghilterra e
Turchia (Tottenham e Fenerbahce per Ziegler, Arsenal, City e
Basaksehir per Clichy). Infine, l’arrivo di entrambi in Super
League è stato resa possibile anche dall’amicizia intrattenuta con
il direttore sportivo di entrambi i club. Infatti, come Senderos e
Clichy all’Arsenal, anche Ziegler e Marco Padalino erano compagni
alla Sampdoria e in Nazionale.
Insomma, notiamo che
le caratteristiche che hanno in comune i due giocatori non finiscono
più. Uno di loro ha già dimostrato quanto il proprio contributo
possa essere prezioso in un campionato come il nostro. Ora toccherà
al secondo, il neo-arrivo del Lugano Reto Ziegler. Siamo proprio
sicuri che uno come lui non possa servire in un Lugano in semi-crisi? E se Ziegler dovesse rivelarsi un talismano, come Clichy durante le
sue prime partite nel Servette? Stiamo a vedere.