CALCIO
"Yakin da confermare, sul "caso" Juventus sono tranquillo"
Angelo Renzetti, tornato dal soggiorno in Qatar, parla di Nazionale e dell'affaire Juve-Lugano
Pubblicato il 08.12.2022 13:22
di L.S.
Otto giorni in Qatar, per assistere a due partite della Svizzera e a Germania-Spagna.
Angelo Renzetti è tornato in Ticino con un bel ricordo del Mondiale e di un soggiorno che non dimenticherà.
“Eravamo alloggiati su una nave MCS: è stato stupendo, c’erano ristoranti, palestre, piscine e schermi giganti. Era tutto ben organizzato, sono stati giorni meravigliosi”.
Turismo e calcio: il massimo per chi ama viaggiare e godersi uno degli spettacoli più belli del mondo. Peccato che per la nostra nazionale sia finita male.
“Purtroppo abbiamo pagato a caro prezzo qualche deficienza a livello di organico. Ci sono 15 buoni giocatori, gli altri purtroppo non sono all’altezza e quando sono chiamati a giocare si vede la differenza. Sulle fasce non avevamo ricambi e si è visto. Certo, fossi stato in Yakin uno come Mbabu me lo sarei comunque portato: meglio lui di nessuno”.
Con il Portogallo una batosta inattesa.
“Certo, anche perché si può perdere ma non così. Quando ne prendi sei rischi di rovinare tutto ciò che di buono hai fatto in precedenza. E questo è senza dubbio un peccato”.
Yakin sotto accusa: il tecnico è da confermare?
“Ha voluto giocare con tre difensori dopo la brutta amichevole con il Ghana e non gli è andata bene. Anche contro il Brasile non è stato lucidissimo con alcuni cambi. Ha sbagliato, è vero, ma io lo confermerei. Così come manterrei tutto lo staff. Gli errori servono in un percorso di crescita”.
Shaqiri e Xhaka sono sempre sotto le luci dei riflettori. Nel bene o nel male.
“Dobbiamo iniziare a pensare al futuro, a preparare il prossimo Mondiale. C’è il tempo giusto per iniziare un processo di rinnovamento, anche se questi due giocatori, almeno per il momento, potrebbero ancora essere utili per traghettare il cambiamento”.
Tante le polemiche dopo la “solita” partita contro la Serbia.
“Spiace per Xhaka che ha ancora reagito nel modo sbagliato. Avrebbe dovuto gestire meglio la situazione: in questi casi ci vorrebbe più raziocinio. Non c’era davvero bisogno che emulasse il gesto fatto in precedenza da Vlahovic. Purtroppo per chi ha vissuto certe situazioni nella vita non è sempre facile e queste emozioni diventano ingestibili”.
Chi vince questo Mondiale?
“Puntavo sull’Argentina, però adesso è difficile fare un pronostico. Ora ci sono quattro squadre che possono vincere: oltre agli argentini, vedo Brasile, Francia e Inghilterra”.
Cosa dice delle notizie che escono in questi giorni sulla Juventus e coinvolgono anche il Lugano per delle plusvalenze sospette?
“Personalmente sono molto tranquillo. Abbiamo visto in questi anni come sia difficile dare delle valutazioni ai vari giocatori. Quando abbiamo preso Lungoyi e Macek, ricordo che quest’ultimo aveva un contratto molto pesante con la Juventus ed era considerato un giocatore importante. Putroppo è poi stato frenato dagli infortuni. Mi sembra di capire che per quanto riguarda i problemi della Juve ci sia molto più di questo. Le registrazioni telefoniche sono esplicite e parlano di problemi contabili e di aggiotaggio. Ricordo inoltre che se in Italia il presunto valore dei giocatori viene messo a bilancio, in Svizzera invece non è possibile farlo…”.