CALCIO
Il pericolo del pallone
I calciatori professionisti a rischio dopo i 65 anni: lo conferma uno studio inglese
Pubblicato il 09.12.2022 10:18
di Red.
Brutta notizia per gli ex calciatori professionisti. Uno studio dell'University di East Anglia (Norwich) ha dimostrato che i calciatori professionisti hanno maggiori probabilità di sviluppare una salute cerebrale peggiore all'età di 65 anni rispetto ai non calciatori.
Lo studio ha monitorato più di 75 ex giocatori d'élite e un gruppo di non-calciatori attivi.
Il ricercatore principale, il dottor Michael Grey, ha dichiarato che i calciatori hanno ottenuto risultati migliori nella fascia di età compresa tra i 40 e i 50 anni, ma peggiori dopo i 65 anni.
Secondo il ricercatore, "è necessario studiare i modi per limitare i danni al cervello quando si pratica sport".
Lo studio, chiamato Screening Cognitive Outcomes after Repetitive Head Impact Exposure - o SCORES - è stato condotto dall'università di Norwich per comprendere meglio la salute cognitiva degli atleti quando invecchiano.
I partecipanti, tra cui gli ex giocatori Iwan Roberts e Jeremy Goss del Norwich City e Mark Bright del Crystal Palace, sono stati sottoposti a test di funzionalità cognitiva e monitorati per individuare i primi segni di declino della salute del cervello.
Una prima misura potrebbe essere quella che sta pensando di attuare a Football Association, ossia vietare di colpire il pallone di testa per gli under 12.
Il dottor Grey, della School of Health Sciences dell'UEA, ha dichiarato che l'équipe stava effettuando dei test per individuare i primi segni di disfunzione cognitiva che possono essere identificati molto prima che si manifestino problemi di memoria o altri sintomi evidenti di patologie come la demenza:
"Sappiamo che l'esercizio fisico regolare fa bene alla salute del cervello e la nostra ricerca conferma che i calciatori professionisti hanno una salute cerebrale migliore a 40 anni rispetto ai non calciatori".
Ma il dottor Grey, esperto degli effetti della commozione cerebrale, ha aggiunto che a 65 anni "le cose cominciano ad andare male".
"Gli over 65 hanno ottenuto risultati peggiori quando sono stati valutati aspetti come i tempi di reazione, la funzione esecutiva e la navigazione spaziale", ha affermato. "Questi sono segnali di allarme per il deterioramento della salute del cervello e dimostrano che l'esercizio fisico associato al gioco del calcio fa bene al cervello, ma gli effetti negativi dello sport di contatto iniziano a manifestarsi più tardi nella vita".
Lo studio continuerà, per capire effettivamente quali sono le conseguenze dei colpi di testa con il pallone durante molti anni.