QATAR 2022
"Un'altra vergogna"
Paulo Henrique Andrioli duro nella sua analisi dopo l'eliminazione del Brasile
Pubblicato il 10.12.2022 07:48
di L.S.
Doveva essere il Mondiale del Brasile e invece non è stato così. Nemmeno questa volta.
Fuori ai rigori contro la Croazia, al termine di una partita combattuta e che la squadra di Tite pensava di avere in mano dopo la rete di Neymar. E invece no, nel finale la beffa con quel gol di Petkovic e l’eliminazione ai rigori.
E adesso tutto un paese, dopo le lacrime di rito, si interroga su perché questa squadra non riesce più a vincere.
Se lo chiede anche Paulo Henrique Andrioli, amareggiato dopo la sconfitta e da ex calciatore (vinse una Coppa con la maglia del Lugano) molto duro nella sua analisi.
“Non mi piace usare questa parola, ma il Mondiale del Brasile meriterebbe la parola vergogna. Nonostante qualche vittoria il gioco della squadra è sempre dipeso dall’individualità dei giocatori, mai da un’idea collettiva”.
Il Brasile, secondo Andrioli, non gioca un calcio coinvolgente.
“Non si vede una squadra che pressa, che ha coraggio, che ha delle idee e una strategia. Si spera sempre nella giocata del grande campione, com’è successo ieri con il gol di Neymar. Che secondo me, nonostante questo gol, al Mondiale ha fatto molto meno di ciò che ci si aspettava”.
Neymar non ha tirato il rigore: forse aspettava il quinto…
“Tutti sanno che un giocatore del genere deve tirare uno dei primi due rigori. Incredibile che non l’abbia fatto”.
Sotto accusa l’allenatore Tite, che dopo il Mondiale in Russia ha fallito ancora. E questa volta lascerà la panchina del Brasile.
“Il ruolo dell’allenatore è fondamentale e purtroppo noi in Brasile continuiamo ad avere delle persone che non sono all’altezza della situazione. La Federazione, spiace dirlo, è composta da persone che hanno poche conoscenze di quello che è veramente il calcio di oggi e continuano a puntare sugli uomini sbagliati. Succede ormai da 40 anni e se andremo avanti con queste persone non credo che torneremo a vincere tanto presto. Dico queste cose con il cuore in mano ma purtroppo è la verità”.