Comunicato di redazione
“Ci scusiamo con i lettori e con i
difensori della libertà d’espressione per l’assenza di notizie negli ultimi due giorni.
Purtroppo, la nostra redazione è stata messa sotto sequestro dai vertici del
NeuroMondiale, sostenuti da alcune squadriglie di facinorosi. Deploriamo la grave violazione, proprio
nel cuore dell’evento sportivo giunto ai quarti di finale. Al momento stiamo scrivendo
clandestinamente da una spelonca messaci a disposizione dai Creisci, i soli ad
aver sostenuto la libertà di stampa, nonostante questo abbia implicato gravi difficoltà
d’ordine pubblico nel quarto di finale che li ha visti impegnati contro il Borgno. Vi giunga
questa cronaca a volo di colomba, simbolo di pace e fratellanza. Ma comunque,
vaadaviaiciap!”
In un mattino brumoso, i Creisci sono
scesi dalle montagne, hanno piantonato il Rathaus fino alle due del pomeriggio,
quando sono andati in campo per affrontare il Borgno. Lo Stadium Emirates Campirasc
(sarà anche la sede della finale, se ci si arriverà) è gremito. Sono arrivati tutti e si
sono formate due fazioni che hanno messo a repentaglio la disputa con lancio di
calcinacci, invasioni illegittime, letture del Capitale a confronto con poesie di D’Annunzio.
L’arbitro Amado è stato portato via quando ha cominciato a sanguinare dalle orecchie
a furia di fischiare e da lì la partita è diventata una tempesta di rogazioni.
Il Borgno, sostenuto dal Potere, ha
cercato in tutti i modi di sfasciare le stregonerie dei Creisci, nella totale impunità. Ma
la palla si arrestava in volo a dieci centimetri dalla porta dei ribelli vestiti di pelli e
tornava indietro. I Creisci, senza toccarla, sono riusciti a spedirla nella porta avversaria per 15
volte, secondo il conteggio neutrale della Sciura, la sola a mantenere il senno.
Alla fine, quando proprio nessuno era
più in condizioni psichiche accettabili, è stata decretata la fine. Il risultato non è
ancora stato omologato, ma in piazza ancora si declamano rime tra spintoni e
polemiche. I Creisci sono tornati qua sulla montagna e hanno festeggiato trasformando l’acqua
in vino e i serpenti in marmotte alla griglia.
Della posizione del piccolo infante non
si hanno ancora notizie. Forse domani sapremo, per ora è tutto e ripassiamo
la linea allo studio.
Ieri
Creisci – Borgno 15-0
Domani
Difficile da dire, del doman non v’è
certezza