NeuroMondiali
Dove si ritarda la cronaca della semifinale e ci si affida ai parenti
Giorno 23
Pubblicato il 15.12.2022 09:13
di Giorgio Genetelli
Tra una fusione e l’altra, è scappato di mano anche l’orario, che nel giornalismo di una volta era il Tiranno e ora invece è solo un vecchio da ospizio che borbotta senza essere ascoltato. Quindi, questa cronaca vecchia di un giorno, è una ribellione all’immediatezza digitale. Che è poi anche una scusa perché siamo stati in giro a riconciliarci con il calcio.
Liberato dai pesantismi e dalle affievolezze iniziali, il NeuroMondiale è diventato una cosa seria con la prima semifinale di martedì tra Zenturu e Campì. Preceduta da una orazione a favore di tutti che non ha nemmeno scatenato i soliti sarcasmi e dileggi, la sfida è stata una somma di bellezze e di avanguardie. Tipo il tacco a tirabacchio con il quale il rinato Vezio ha segnato il primo gol per il Campì: “trattasi di conclusione a ritroso facendo intendere tutt’altro e che per questo assume avvitamento imprevisto e inarrestabile”, secondo la definizione del Tintela, il vocabolarista del Comune; oppure la triangolazione quadrifonica tentata dallo Snaidero, ambiziosa e non riuscita perché doveva essere un tic tac toc ma dopo il tic non c’è stato il tac e il Campì è partito in controvento sulle ali delle discussioni e ha fatto il due e adios, come del resto si è fatto scappare l’arbitro Morena.
Poi ci sarà una festicciola, a quanto pare.
Perdonerete la circoncisione della stessura, ma quivi essere stata fiesta juscà la tarde, dentro le bolle y le fiasche. Zio, se dovesse moi morir, spediscila tu est pechegna cronacha.
(Ciao, sono lo zio. Lui sta bene, penso che per domani ce la fa. Saluti)
 
Semifinali
Martedì
Zenturu – Campì 0-2
Mercoledì
Catmon - Pasquei