CALCIO
La nuova sfida di Jacobacci
Il tecnico ha firmato con la squadra tunisina dello Sfaxien: oggi primo allenamento
Pubblicato il 16.12.2022 11:29
di L.S.
Tra qualche giorno compirà 60 anni, ma a vederlo sembra ancora un giovanotto.
Ha l’energia e la passione di un tempo e soprattutto  la voglia di provare nuove esperienze.
Oggi, nella città di Sfax, in Tunisia, dirigerà il suo primo allenamento con la sua nuova squadra, lo Sfaxien.
Maurizio Jacobacci è fatto così: ha voglia di sperimentare, di vivere nuove avventure.
Non ce la faceva più a restare a casa ad aspettare la grande occasione e così, anche se arrivata da un calcio diverso e magari poco conosciuto, ha accettato questa nuova proposta. Una grande sfida, proprio come piacciono a lui.
Maurizio, come vanno le cose?
“Direi piuttosto bene. Sono arrivato settimana scorsa qui in Tunisia e c’è voluto qualche giorno per concludere la trattativa. Ora però c’è tanta voglia di mettermi al lavoro con questa nuova squadra”.
Hai visto dalla tribuna due partite, vero?
“Sì, è stato importante poter vedere all’opera la squadra: il campionato è appena iniziato e ci sono tante partite davanti. La società ha avuto qualche problema negli scorsi mesi dovuto al passaggio di proprietà ma nel mercato invernale dovrebbero operare in maniera piuttosto importante. Stiamo parlando di un club blasonato, tra i primi quattro della Tunisia, che ha appena disputato la Coppa della Confederazione”.
Curiosità: come sei arrivato in Tunisia?
“Attraverso un’agenzia di scouting italiana che aveva ricevuto un mandato per trovare un allenatore per lo Sfaxien. Cercavano un europeo che parlasse francese e hanno pensato a me. Su questa panchina si erano già seduti allenatori come Krol e Decastel”.
Che idea ti sei fatti in questi primi giorni del calcio tunisino?
“Sempre difficile fare paragoni con la nostra Super League, però ho visto che ci sono giocatori di buon livello tecnico. Il nostro portiere, Dahmen, ha giocato titolare Nazionale al Mondiale e in squadra abbiamo altri elementi importanti. Spero di riuscire a portare qualcosa di mio a livello tattico, anche se in questo periodo ci saranno tantissime partite e poco tempo per lavorare”.
Lo stadio e l’ambiente come sono?
“È uno stadio che ha una capienza di 11 mila posti: mercoledì hanno giocato alle ore 14 e quasi tutti lavoravano. Perciò c’erano soltanto 3 mila spettatori. Ma mi hanno detto che se la squadra inizierà fare risultato lo stadio si riempirà. In città si sente l’amore per la squadra. A questo proposito Sfax è una città sul mare molto bella, con gente cordiale e gentile. Il primo approccio è stato molto positivo”.
Non ti è costato allontanarti da casa ancora una volta?
“Diciamo che non è mai semplice, soprattutto questa volta, poco prima del periodo di Natale e Capodanno. Avevo previsto di trascorrerlo con la mia famiglia, ma purtroppo non potrò tornare a casa. Questa opportunità era troppo ghiotta e non volevo lasciarmela sfuggire. Avevo voglia di vivere questa nuova esperienza”.
Pronto a restare a lungo in Tunisia?
“Non lo so, vedremo. Ho un contratto che scade a fine stagione ma che si allungherà automaticamente di un altro anno nel caso otterremo dei buoni risultati. Ora pensiamo alla prossima partita e poi vedremo”.
Lo lasciamo andare. Il campo aspetta. Buon lavoro Maurizio!