LO STADIO IN TV: PUNTATA INFUOCATA QUELLA DI IERI SERA DI MATRIOSKA
"Ambiente teso ma signorile"
Marco Bazzi torna sul dibattito di ieri sera di Matrioska sul tema del PSE
Pubblicato il 24.02.2021 10:55
di L.S.
È stata una di quelle puntate imperdibili, in cui il tema trattato era indubbiamente di grande interesse pubblico.
Ieri sera a Matrioska, l’appuntamento fisso del martedì di Teleticino, si è parlato del progetto del PSE (polo sportivo e degli eventi) della città di Lugano.
Un tema caldissimo in questo periodo, alla vigilia del voto in Consiglio Comunale e dell’eventuale ricorso del partito MPS.
Il padrone di casa Marco Bazzi ci racconta come ha vissuto la gestione di una puntata stimolante ma tutt’altro che facile da condurre.
“Sono contento perché è stato un dibattito intenso e teso ma molto corretto. Si sono comportati tutti in modo molto signorile di fronte a un tema che è molto sentito. E nei dibattiti del giorno d’oggi non è una cosa sempre scontatissima”.
Partiamo da Renzetti: che impressione le ha fatto?
“Si è dimostrato quella persona creativa che conosciamo. È brillante e sorprendente, un po’ come il Nano, uno senza peli sulla lingua. Non ha eccelse capacità oratorie ma è molto efficace nei concetti. Ritengo che sia uscito molto bene dal dibattito. Diciamo che è uno poco estetico ma molto efficace”.
Sta facendo il giro dei social la sua battuta “vai a scopare il mare”.
“In effetti Renzetti è uno che sa anche far ridere con queste uscite. Ha fatto 3-4 battute che sono rimaste impresse: non so se le studia prima o gli vengono al momento”.
Il suo alleato nella discussione è stato il sindaco Marco Borradori.
“L’ho visto bene il sindaco, determinato a difendere il progetto, ha ribattuto punto su punto a Fulvio Pelli. Non è facile avere di fronte un grosso calibro come Pelli: tanti si oppongono al progetto ma solo lui riesce ad avere questa forza nel contrastarlo”.
Come le è sembrato Pelli?
“Come al solito, brillante, intelligente e preparato. Ha un’esperienza politica che hanno pochi in Ticino e durante il dibattito è rimasto sempre calmo e pacato, non ha mai perso le staffe. Non ha smarrito quel profilo da ”uomo del monte”, come diceva già il Nano, colui che si ritiene sempre dalla parte della ragione senza mai mettersi in discussione”.
Era presente anche Matteo Poretti dell'MPS, che ha già detto di voler lanciare eventualmente un referendum.
“Molto guerrigliero e preparato per ciò che riguarda il dossier legato al referendum. Ha sollevato subito la questione relativa al conflitto di interessi di Renzetti. D’altronde era uno dei temi contenuti anche nell’ultima lettera di Pino Sergi. Nell’occasione Renzetti ammesso che dopo tutto ciò che aveva fatto per il Lugano meriterebbe un po’ di lavori in questo grande progetto e in fondo anche Pelli non sembrava avere nulla in contrario. Certo che questo potrebbe essere un punto debole per chi sostiene il progetto”.
Altri punti deboli?
“Ovviamente ce ne sono. Ci sono tanti soldi in ballo (oltre agli 11 milioni circa che verrebbe a costare il progetto alla città ogni anno), il momento difficile, l’aumento del moltiplicatore, lo svuotamento del centro e la concorrenza con i già tanti appartamenti sfitti che ci sono a Lugano. Senza contare le proteste di commercianti e ristoratori che si vedranno privati di circa 300 persone che se ne andranno dal centro”.
E i punti forti del progetto invece?
“Senza dubbio ci sarà l’appoggio dei tifosi del Lugano, che sono molto di più di quelli che vanno a vedere le partite, delle famiglie che sperano di avere delle infrastrutture adeguate per i loro figli, delle società sportive e infine l’interesse di tutti nell’avere una riqualifica di un quartiere che attualmente è davvero bruttino. Il progetto è veramente molto bello e contiene tanto verde: da questo punto di vista infatti nessuno l’ha mai messo in discussione”.
Un tema che si presta in tempi brevi a un nuovo dibattito, vero?
“Senza dubbio. Aspettiamo il voto del Consiglio comunale e poi l’eventuale referendum: credo che questo progetto farà ancora molto discutere”.